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n. 205 del 20 luglio 2011

Data: 21/07/2011

L'estate calda di Bruxelles

In tempi "normali" l'attività delle istituzioni europee nel periodo che porta alla pausa estiva rallenta. Qualche misura per abbassare le tariffe del roaming, la lista delle compagnie aeree non grate e quella delle bandiere blu sulle spiagge, e qualche promessa, più o meno "minacciosa", per la ripresa settembrina.I
I tempora che currunt non sono mala ma di sicuro difficili, come ha ribadito anche ieri il Presidente Barroso sulla gravità della crisi e la necessità di risposte davvero europee. E allora anche nella settimana dell'ultima riunione ordinaria della Commissione prima delle vacanze gli appuntamenti e le decisioni prese riguardano dossier di fondamentale importanza. Oggi, giorno della festa nazionale del paese che ospita le principali istituzioni e che viaggia da due anni senza riuscire a darsi un governo (altro segno dei tempi?), i Capi di Stato e di governo si riuniscono per dare risposte alla crisi greca e segnali forti sulla crisi del debito che, come dimostrano le vicende recentissime, non ha proprio più nessun confine. E qui una sola certezza: la risposta sarà europea, o non sarà. Ce la possono fare.
In concreto, la strada è una sola: far funzionare appieno l'euro e il mercato unico. In quest'ultimo senso la giornata di ieri è stata fondamentale: la proposta della Commissione sui requisiti patrimoniali delle banche e il recepimento degli accordi di Basilea III ha proprio l'obiettivo fondamentale di far funzionare bene il mercato unico dei servizi finanziari, come ha detto il Commissario Barnier. Molta attenzione è stata data alle garanzie per le piccole e medie imprese (lo dice il Vicepresidente Tajani oggi sul Sole 24 ore) e molto lavoro dovrà essere fatto ora – anzi lo si sta già facendo – per assicurarsi che anche gli altri partner dell'Europa, Stati Uniti in primis, attuino gli accordi presi.
Sul lato della crescita, martedì la Commissione ha presentato la più grande iniziativa mai lanciata per stimolare la ricerca e l'innovazione che sono unanimemente considerati gli strumenti necessari a ridare slancio all'economia e al lavoro in Europa. Sette miliardi di euro per i ricercatori, le università, le imprese, i centri di ricerca: gran parte dei bandi sono stati pubblicati mercoledì.
Queste cose, a noi della Rappresentanza, paiono più interessanti di quelle della politica italiana. Cosa ci volete fare.
Buone vacanze e forza Europa.

Matteo Fornara
Direttore della Rappresentanza a Milano


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