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la Commissione autorizza un aiuto di 100 milioni di euro

Data: 19/07/2006

Aiuto di Stato destinato a fondi di capitale di rischio nel Mezzogiorno

Aiuto di Stato: la Commissione autorizza un aiuto di 100 milioni di euro destinato a fondi di capitale di rischio nel Mezzogiorno

La Commissione europea ha autorizzato, in base alle norme del trattato CE sugli aiuti di Stato (articolo 87), finanziamenti pubblici per 100 milioni di euro destinati a fondi di capitale di rischio che investono in PMI innovative prevalentemente nelle fasi iniziali di attività produttiva, localizzate nel Mezzogiorno. Inoltre, per la prima volta, la Commissione ha approvato un aiuto volto a coprire una parte dei costi di scouting sostenuti dai gestori dei fondi per individuare nuove operazioni. Poiché tutti i requisiti della comunicazione della Commissione del 2001 sugli aiuti di Stato e il capitale di rischio sono soddisfatti, la Commissione ritiene che l'aiuto non incida negativamente sugli scambi in misura contraria al mercato comune e che quindi sia compatibile con le norme del trattato CE in materia di aiuti di Stato. Neelie Kroes, commissario responsabile della Concorrenza, ha dichiarato: "sono lieta di approvare un aiuto che promuove l'impiego di capitale di rischio in regioni dove, attualmente, le imprese devono per lo più indebitarsi per finanziare il loro avviamento e crescita.

Mediante tale aiuto, che durerà fino al 2007, lo Stato italiano intende sostenere i fondi di capitale di rischio esistenti e di nuova costituzione attraverso l'acquisto di quote di fondi specializzati in PMI innovative situate nell'Italia meridionale. I fondi saranno amministrati da gestori autorizzati dalle autorità finanziarie.

L'aiuto è concesso sotto forma di capitale proprio a PMI ubicate in regioni ove il tenore di vita è anormalmente basso o si ha una grave forma di sottoccupazione (regioni assistite ai sensi dell'articolo 87, paragrafo 3, lettera a) del trattato CE) e a PMI situate in regioni confinanti che presentano gli stessi svantaggi per quanto riguarda il finanziamento di capitali. Le autorità italiane hanno dimostrato l'esistenza di un'analoga carenza di capitale in tutte queste regioni e la Commissione ha pertanto concluso che potevano tutte beneficiarie dello stesso tipo di supporto.

Il regime coprirà inoltre il 50% dei costi di scouting sostenuti dai gestori dei fondi. Tali costi sono connessi alla selezione di imprese da parte dei fondi e comprendono costi di valutazione, di consulenza in materia di piani aziendali e altri costi inerenti all'individuazione di nuove operazioni. Lo Stato compenserà soltanto una parte dei costi connessi a ricerche di imprese che non si concludano con l'acquisto di azioni delle società esaminate.

L'aiuto è volto a promuovere l'impiego di capitale di rischio in PMI innovative individuando nuove potenziali operazioni. La copertura di una parte dei costi di scouting per le operazioni che non si concludono in un investimento incoraggerà i gestori dei fondi a esaminare un numero più elevato di PMI. Inoltre sarà vantaggiosa per le PMI rendendole maggiormente consapevoli delle possibilità di finanziamento di capitale e allo stesso tempo fornirà loro un primo feed-back sui loro piani.

La Commissione in data odierna ha anche adottato nuove regole per la valutazione degli aiuti di Stato volti a promuovere investimenti di capitale di rischio in PMI (cfr. IP/06/1015). Benché nel caso di specie siano state esaminate in base alle norme in vigore all'epoca della notifica, le misure in questione sarebbero anche state approvate in base alle nuove norme che espressamente si riferiscono ai costi di scouting.


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