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N. 233 Set 2006

Data: 23/09/2006

Newsletter dell’AICCRE

Speciale La Maddalena (II)


Si conclude oggi la “Scuola di formazione per Amministratori eletti e Funzionari”
“Il ruolo dei poteri locali e regionali in Europa” questo l’argomento di apertura del terzo giorno di lavori della Scuola di Formazione della Maddalena.
A presiedere l’appuntamento è stato Fabio Pellegrini, vice presidente dell’Aiccre. Nel suo discorso introduttivo Pellegrini ha tracciato un rapido excursus sulla storia dell’Unione Europea, rivolgendo una particolare attenzione all’importanza delle autonomie locali.
“C’è un fermento di riforme istituzionali, ci sono le esperienze dei singoli paesi utili per conoscere il ruolo delle associazioni - ha detto – ed è una parte importante della vita democratica.”
Frank Hilterman, rappresentante dell’Associazione dei Comuni Olandesi, nata quasi cento anni fa e che ha aderito al Ccre nel 1991, ha portato la propria esperienza. “L’impatto della legislazione europea sui poteri locali è aumentato molto dopo Maastricht. Il nostro obiettivo è rappresentare l’interesse delle autonomie territoriali a livello europeo. Per fare questo è necessario creare le giuste infrastrutture, tenendo costantemente informati gli enti territoriali. Competiamo su vari livelli: locale, nazionale ed europeo”. A prendere la parola nell’intervento successivo è stato il nostro segretario Generale aggiunto dell’Aiccre Michele Scandroglio. “Il ruolo dei poteri locali – ha detto - è riportare il dibattito sulla Costituzione. La Costituzione europea è un minuscolo passo verso quello che potrà essere lo slancio verso le autonomie locali. L’Europa è troppo distante dai cittadini, le autonomie locali hanno una grande responsabilità. L’Europa è percepita distante e fastidiosa. Questo non è ammissibile”. Scandroglio ha poi sottolineato l’importante ruolo della nostra organizzazione: “L’Aiccre ha una motivazione più forte degli altri, la grande partecipazione dei cittadini”.
Il Direttore dell’Associazione delle Città Polacche, Andrezej Poransky è intervenuto ricordando la storia del suo paese, facendo riferimento anche alle sue esperienze personali. “In Polonia la democrazia è una conquista recente, tuttavia siamo riusciti a sviluppare pluralismo e buone autonomie locali”. Poransky ha sottolineato la vicinanza delle persone agli enti locali e la loro distanza dai Governi centrali. “C’è una forte disaffezione al governo centrale, che non riconosce abbastanza i poteri locali”. Inoltre ha affermato che il governo polacco è troppo rigido, ha poca fiducia negli enti locali.
Preoccupa la lunga pausa di riflessione sull’Europa, ha sottolineato il responsabile politico dei gemellaggi dell’AICCRE, Gianfranco Martini. “C’è bisogno di un grande sforzo - ha affermato - i temi politici sull’avvenire dell’Unione hanno la priorità”.

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