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Data: 10/01/2012
Solamente i nettari potranno essere dolcificati. Basta scritte fuorvianti. E per il succo d'arancia America e Brasile dovranno adeguarsi. Per l'entrata in vigore si attende il placet definitivo del Consiglio.
16 Dicembre 2011
Approvate dagli europarlamentari in prima lettura alcune modifiche a una normativa del 2001 (585 a favore, 33 contrari, 1 astenuto) tese a dare ai consumatori informazioni accurate in materia di succhi di frutta.
Si tratta di regole già concordate, in colloqui informali, tra Parlamento e Consiglio, che dovrà formalmente adottarle per farle entrino in vigore.
Dopodiché tutti i prodotti immessi sul mercato o etichettati prima dell'entrata in vigore potranno ancora essere venduti per 3 anni.
Gli Stati membri avranno 18 mesi per aggiornare la loro legislazione nazionale.
Le nuove regole
Un mix di due succhi di frutta in futuro dovrà avere un nome che ne rifletta il contenuto: per esempio, una miscela con il 90% di mela e il 10% di succo di fragola dovrà essere chiamata "mela e succo di fragola".
Il nome generico "succo misto" potrà essere utilizzato in caso di tre o più fonti di frutta.
Sugar free
I succhi di frutta non dovranno contenere zuccheri o edulcoranti per definizione. I nettari, invece, che sono a base di purea di frutta con aggiunta d'acqua, potranno averne.
Le etichette "senza aggiunta di zucchero" non saranno consentite a nettari che contengano dolcificanti artificiali, come la saccarina.
Il caso orange juice
Molti prodotti venduti come succo d'arancia contengono fino al 10% succo di mandarino, per ragioni di colore e gusto (si usa farlo in Brasile e negli Stati Uniti, stati che detengono grosse quote del mercato europeo).
Per mantenere condizioni di parità, tutti i succhi d'arancia importati, cosi come quelli fabbricati nell'Ue, dovranno essere puri per essere venduti come tali, o dovranno includere il mandarino nel nome del prodotto.
Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,74_ART_1827,00.html
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