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Conferenza di preparazione delle Iniziative dei cittadini europei

Data: 27/01/2012

Oltre 400 persone si sono riunite ieri in una conferenza che segna una tappa fondamentale dei preparativi finali per le Iniziative dei cittadini europei. Fra gli oratori figurano Maroš Šefcovic, Vicepresidente della Commissione europea e responsabile dell'iniziativa, Nicolai Wammen, ministro danese per gli Affari europei, i membri del Parlamento europeo strettamente associati a questo strumento e rappresentanti di alto livello di Facebook, Google, Twitter e Dailymotion.

La conferenza era intitolata "Warming up for the European Citizens' Initiative".

L'obiettivo non era solo quello di riunire i principali soggetti interessati all’utilizzo dell'iniziativa dei cittadini europei e al suo buon funzionamento, ma anche di lanciare ufficialmente il sito internet della Commissione destinato a registrare le richieste e presentare il software gratuito e open source che i cittadini possono utilizzare per raccogliere le firme on-line. Inoltre, i partecipanti hanno appreso il funzionamento pratico della procedura, le modalità con cui gli Stati membri intendono attuare questo nuovo strumento e il potenziale ruolo centrale dei media sociali in relazione alle iniziative dei cittadini europei.

E’ stato inoltre discusso l'importante aspetto del procedimento da seguire una volta che un'iniziativa ha ricevuto il sostegno necessario di un milione di firmatari di almeno sette Stati membri.

Il diritto di iniziativa dei cittadini europei è stato introdotto dal trattato di Lisbona. Consentirà a 1 milione di cittadini provenienti da almeno un quarto degli Stati membri dell'UE di invitare la Commissione europea a presentare proposte di atti giuridici nei settori in cui la Commissione ha il potere per farlo.

Gli organizzatori di un'iniziativa dei cittadini europei, un comitato composto da almeno sette cittadini dell'Unione residenti in almeno sette diversi Stati membri, avranno un anno di tempo per raccogliere le dichiarazioni di sostegno necessarie. Il numero di dichiarazioni di sostegno deve essere certificato dalle autorità competenti degli Stati membri. La Commissione disporrà quindi di tre mesi per esaminare l’iniziativa e decidere come agire.


Per ulteriori informazioni potete consultare il sito riportato di seguito.

Sito web: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/12/51&format=HTML&aged=0&language=IT&guiLanguage=en


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