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La gestione dei rifiuti può essere un business sano e un lavoro

Data: 07/02/2012

Secondo il Parlamento europeo può attrarre investimenti e creare occupazione. Chiesto un sistema a colori per classificarli. Sempre aperto il tema della lotta alle infiltrazioni criminali.


03 Febbraio 2012


Una risoluzione non legislativa del Parlamento europeo dice che se fatta in maniera efficiente la gestione dei rifiuti può attrarre investimenti e creare lavoro.

Il testo approvato, con 632 voti a favore, 18 contrari e 22 astensioni, affronta le problematiche sollevate da petizioni inviate da cittadini sul mancato rispetto della legislazione comunitaria nella gestione dei rifiuti.

In particolare, si nota, l'industria del riciclo ha un potenziale europeo di mezzo milione di posti di lavoro.

Il Parlamento, pertanto, chiede alla Commissione di proporre criteri più chiari per la creazione delle discariche e le distanze minime da scuole, case o ospedali per ridurre i rischi sanitari.

I deputati propongono anche un sistema a colori per classificare i rifiuti per aiutare i cittadini comprendere il ciclo dei rifiuti e aumentare i tassi di riciclo.

Gli Stati membri dovrebbero rispettare le normative sulla gestione dei rifiuti senza incorrere in ritardi, e in particolare la direttiva quadro sui rifiuti del 2008, che stabilisce gli obiettivi di riciclo e riutilizzo e introduce l'obbligo di programmi nazionali di gestione e prevenzione.
La data ultima per la trasposizione della direttiva negli ordinamenti nazionali era dicembre 2010, ma solamente sei Stati membri hanno rispettato la scadenza.

I problemi principali evidenziati dalle petizioni ricevute dal Parlamento sono la mancanza di personale adeguato a livello locale e regionale, di risorse sufficienti e di un sistema di controllo efficiente a livello europeo.

I deputati chiedono pertanto che si rinforzino le ispezioni, sia a livello comunitario sia nazionale.
Per migliorare la lotta alle infiltrazioni del crimine organizzato nel processo di gestione dei rifiuti il Parlamento chiede un sistema di monitoraggio finanziario sui fondi comunitari erogati alle imprese, da parte di autorità locali e nazionali.

Il voto della plenaria di Bruxelles è ritenuto dagli italiani Roberto Gualtieri, Guido Milana e David Sassoli un fatto molto positivo per l’Italia e per quelle amministrazioni locali impegnate a compiere delicate scelte su questioni decisive come le strategie su destinazioni e ciclo dei rifiuti.
Gli europarlamentari italiani auspicano che la Commissione garantisca il rispetto degli obblighi procedurali previsti dalla normativa dell'Ue, come valutazione d'impatto ambientale e consultazione del pubblico, e i requisiti previsti dalle direttive per la protezione dei siti di importanza storica e naturalistica.

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,75_ART_1876,00.html


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