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Promuovere i progetti di pubblica utilità: lo statuto della fondazione europea

Data: 09/02/2012

Le fondazioni perseguono obiettivi di pubblica utilità in generale, svolgendo attività incentrate su ambiti importanti per i cittadini e l’economia d’Europa. Esse sono attive, ad esempio, nel settore dei servizi sociali e sanitari e promuovono la ricerca e la cultura.

Per raggiungere questi obiettivi le fondazioni concedono sovvenzioni e realizzano progetti. Spesso però le differenze tra gli ordinamenti giuridici nazionali e i relativi ostacoli rendono le attività transfrontaliere costose e inefficienti.

Quando decidono di operare all’estero, ad esempio, le fondazioni spesso devono investire una parte delle loro risorse in consulenza giuridica al fine di soddisfare i requisiti legali e amministrativi definiti dai vari ordinamenti giuridici nazionali.

In questo modo l’ammontare dei fondi a disposizione delle fondazioni per realizzare le attività di pubblica utilità diminuisce, con il possibile effetto di scoraggiarle dal continuare il proprio lavoro.

La Commissione ha presentato ieri una proposta di "statuto della fondazione europea", in modo da rendere più facile per le fondazioni sostenere le cause di pubblica utilità in tutta l’UE.

La proposta è intesa a istituire un'unica forma giuridica europea, la “fondazione europea” (FE), che sarebbe sostanzialmente identica in tutti gli Stati membri.

La fondazione europea coesisterebbe con le fondazioni nazionali e l’acquisizione di tale status sarebbe totalmente volontaria.

Ambito di applicazione: lo statuto riguarda principalmente le fondazioni di pubblica utilità, che costituiscono la maggioranza del settore e sono presenti in tutti gli Stati membri e da questi riconosciute.

I vantaggi del diventare una Fondazione europea sono:

- Minori costi e incertezze: le fondazioni europee avranno personalità giuridica e capacità giuridica in tutti gli Stati membri. Questo nuovo status consentirà loro di svolgere attività e di incanalare finanziamenti all’interno dell’UE più facilmente e con meno spese, grazie all’applicazione di norme analoghe in tutto il territorio dell’Unione;

- Marchio europeo: lo statuto attribuirebbe alle FE un marchio e un’identità europei che le renderebbero riconoscibili e affidabili, incoraggiando così le attività e le donazioni transfrontaliere;

- Regime fiscale: le fondazioni europee beneficeranno del medesimo regime fiscale applicato alle fondazioni nazionali. I donatori che sosterranno le fondazioni europee avranno diritto alle stesse agevolazioni fiscali riconosciute in caso di donazioni a una fondazione istituita nel loro Stato membro. In entrambi i casi, gli Stati membri dovrebbero considerare le FE equivalenti alle fondazioni di pubblica utilità istituite nell’ambito della loro legislazione nazionale.


Per ulteriori informazioni potete consultare il sito riportato di seguito.

Sito web: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/12/112&format=HTML&aged=0&language=IT&guiLanguage=en


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