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De Gucht difende Acta: non è il «grande fratello»

Data: 07/03/2012

All'audizione presso la Commissione commercio internazionale del Parlamento europeo il Commissario europeo sottolinea il valore dell'accordo.


05 Marzo 2012


Il Commissario europeo al Commercio Karel De Gucht è intervenuto a una riunione della Commissione commercio internazionale del Parlamento europeo (Inta) sul tema Acta, il controverso accordo anticontraffazione che l'Ue ha firmato a gennaio a Tokyo e che ha scatenato un'ondata di protesta che ha generato una petizione contraria, che ha raccolto due milioni e mezzo di firme.

Di seguito potete leggere i tratti essenziali e le battute più efficaci del discorso.

Per De Gucht la visione apocalittica che si dà all'accordo non corrisponde al vero.

Acta non è un attacco alle libertà, ma una difesa di quelle degli europei.

Acta non è un grande fratello: non siamo nel 1984, ma nel 2012, e si tratta di affrontare i problemi economici che viviamo.

Nel far questo Acta è solamente una parte della soluzione.

Creatività e innovazione sono i nostri valori migliori e li dobbiamo difendere.

Acta fa questo cercando di estendere i valori che fondano l'Ue oltre i suoi confini.

Acta è un trattato di rafforzamento, non di indebolimento: per attuarlo l'Ue non deve cambiare una virgola della sua legislazione.

Acta non censura Internet: non porterà al controllo delle email delle persone, dei loro blog o delle loro attività di condivisione file.

Non produrrà l'ispezione di computer personali o dei lettori Mp3 da parte di ufficiali di dogana.

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,76_ART_1914,00.html


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