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Ultimo monito europeo all'Italia sulle etichette energetiche

Data: 07/03/2012

La Commissione ha inviato al nostro Paese un parere motivato per sollecitare l'adeguamento alla direttiva del 2010. Due mesi di tempo per evitare la messa in mora.


29 Febbraio 2012


L’Italia continua a essere troppo lenta nell’applicare la direttiva europea sull’efficienza energetica degli elettrodomestici.
Così la Commissione europea ha mandato al nostro Paese (oltre che a Cipro e alla Romania) un parere motivato, per sollecitare il Governo ad accogliere senza tentennamenti le norme comunitarie sulle nuove etichette energetiche.
La procedura d’infrazione era scattata a luglio dello scorso anno, quando Bruxelles aveva spedito una lettera di messa in mora, segnalando il ritardo italiano.
Ora avremo due mesi di tempo per trasporre pienamente la direttiva del 2010 nel nostro ordinamento nazionale; altrimenti si rischia di finire davanti alla Corte di giustizia europea.

Secondo le stime della Commissione, grazie alle etichette energetiche su frigoriferi, congelatori, lavatrici, lavastoviglie e così via, si sono risparmiati fino a 50 TWh l’anno di elettricità, equivalenti ai consumi totali del Portogallo.
Con l’ultima direttiva si potrebbe ancora migliorare, perché si sono introdotte etichette ancora più chiare e ricche d’informazioni comparative sulla fame di energia degli apparecchi.
Ciò dovrebbe favorire l’acquisto dei prodotti più efficienti e innovativi, promuovendo di pari passo l’attività di ricerca e sviluppo delle aziende verso la riduzione dei consumi. Tali etichette, lo ricordiamo, comprendono sette classi dal rosso scuro della D (la categoria che assorbe più elettricità) al verde scuro della A+++ che è la classe migliore, anche considerando i consumi di altre risorse come quelle idriche.

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,75_ART_1912,00.html


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