Data: 12/03/2012
Sempre più cittadini dell’UE si avvalgono del diritto di stabilirsi e lavorare in un altro paese dell’Unione europea: ben 8 milioni di persone in età di voto risiedono attualmente in uno Stato dell’UE diverso da quello di origine e, in quanto cittadini UE, hanno diritto di votare o di candidarsi alle elezioni locali del paese in cui risiedono.
Tuttavia, secondo una nuova relazione pubblicata dalla Commissione europea, attualmente solo il 10% esercita questo diritto. Sebbene la maggior parte dei paesi abbia recepito in modo soddisfacente la normativa dell’UE in materia, continuano ad esserci degli ostacoli.
Inoltre, alcuni cittadini non sembrano essere a conoscenza dei loro diritti e le procedure risultano talvolta troppo macchinose. La Commissione intende quindi cooperare con le autorità nazionali, regionali e locali per individuare e risolvere le difficoltà che ancora impediscono ai cittadini di esercitare appieno i loro diritti elettorali.
La proposta di proclamare il 2013 Anno europeo dei cittadini costituisce una buona occasione per far conoscere meglio i diritti dei cittadini dell’UE.
La relazione osserva che, mentre il numero di europei che vive in un paese dell’UE diverso dal proprio è aumentato, in media solo il 10% di essi ha esercitato il diritto di voto. I cittadini dell’UE dovrebbero essere informati dei loro diritti elettorali e delle procedure amministrative necessarie per esercitarli.
La Commissione continuerà a vigilare sulla corretta attuazione della direttiva, aiutando gli Stati membri ad introdurre tutte le misure necessarie perché i cittadini si avvalgano pienamente dei loro diritti elettorali. Promuoverà inoltre le migliori pratiche per incoraggiare cittadini di altri Stati dell’UE a partecipare alla vita politica e istituzionale a livello locale.
Per ulteriori informazioni potete consultare il sito riportato di seguito.
Sito web: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/12/229&format=HTML&aged=0&language=IT&guiLanguage=en
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