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Quali rischi comporta rimandare i pagamenti Ue

Data: 20/03/2012

Chiaro messaggio da Strasburgo al Consiglio: gli obblighi contrattuali vanno onorati, pena il rispetto degli obiettivi. La Via: si rischiano sovraccosti e perdita di fiducia.


14 Marzo 2012


La Commissione europea sta preparando il progetto di bilancio, che sarà presentato a metà aprile. Le relative linee guida sono state adottate dal Parlamento europeo con 513 voti a favore, 106 contrari e 73 astensioni.

Il Parlamento vorrebbe che il bilancio Ue 2013 fosse concentrato sull'occupazione giovanile e sulle piccole e medie imprese. In tal senso aveva accolto con favore le dichiarazioni in tale direzione espresse il 30 gennaio dai membri del Consiglio europeo.

I deputati della Commissione Bilancio del Pe si sono detti preoccupati per la carenza di risorse per effettuare i pagamenti nel 2012.
A dicembre il Consiglio si era rifiutato di finanziare crediti per circa 10 milioni di euro, dopo che alcuni governi nazionali avevano messo in questione i dati presentati dalla Commissione.
Tali pagamenti sono stati rimandati al 2012 e causeranno una mancanza di fondi alla fine di quest'anno.

Si legge in una nota che per Giovanni La Via, relatore al Parlamento del progetto di budget «rimandare ancora una volta i pagamenti al 2013, ultimo anno dell'attuale quadro finanziario pluriennale, periodo in cui i pagamenti normalmente aumentano, potrebbe portare a pagamenti d'interessi sui debiti e alla perdita di fiducia nelle politiche dell'Ue. Una soluzione deve essere trovata al più presto e nel corso dell'anno».

La relazione presentata ha evidenziato che sebbene i pagamenti siano il risultato d'impegni precedentemente assunti, la carenza è diventata la principale questione politica in seno al Consiglio nel corso delle recenti procedure di bilancio.

Per gli eurodeputati, invece, il bilancio dovrebbe essere determinato sulla base di criteri tecnici, come i dati relativi all'esecuzione, le previsioni di assorbimento e il livello degli impegni pregressi.

Se il Consiglio continuerà ad apportare artificialmente tagli ai pagamenti durante la procedura di bilancio di quest'anno, dovrà anche determinare e giustificare quali priorità politiche o progetti dell'Unione europea ritenga possano essere ritardati o persino abbandonati.

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,72_ART_1929,00.html


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