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Ancora troppi rifiuti nelle discariche europee

Data: 17/04/2012

Per Eurostat la percentuale di riciclaggio è al 25%, mentre l'obiettivo per il 2020 è del 50%.


12 Aprile 2012


L'Europa rischia di non centrare gli obiettivi europei in materia di rifiuti domestici. A trascinare verso il basso gli indici sono i deludenti risultati dei dieci nuovi Paesi aderenti alla Ue, che smaltiscono in discarica la quasi totalità dei propri scarti.

Lo rilevano le statistiche Eurostat relative al 2010, secondo cui l'Europa ha ancora una lunga strada da percorrere per raggiungere gli obiettivi fissati dalla direttiva quadro del 2008, che prevede che entro il 2020 sia riciclato almeno il 50% dei rifiuti domestici.

La discarica continua invece a essere la principale modalità di trattamento nella Ue a 27: il 38% degli scarti è stato interrato, il 22% incenerito, il 25% riciclato e il 15% compostato.
Le differenze tra Stati membri sono sensibili: in alcuni Paesi la discarica rappresenta ancora l'unica (o quasi) modalità di trattamento: questa soluzione riguarda quasi il 100% dei rifiuti in Bulgaria, il 99% in Romania, il 94% in Lituania e il 91% in Lettonia.

Le percentuali più elevate di rifiuti urbani inceneriti sono state invece osservate in Danimarca (54% dei rifiuti trattati), Svezia (49%), Paesi Bassi (39%), Germania (38%), Belgio (37%), Lussemburgo (35%) e Francia (34%). In dieci Stati membri l'incenerimento è stato pari o inferiore all'1%. Le più alte percentuali di riciclaggio si registrano in Germania (45% dei rifiuti trattati), Belgio (40%), Slovenia (39%), Svezia (36%), Irlanda (35%) e Paesi Bassi (33%).

Gli Stati membri con i tassi più elevati di compostaggio per i rifiuti urbani sono l'Austria (40%), Paesi Bassi (28%), Belgio (22%), Lussemburgo (20%), Danimarca (19%) e Spagna (18%). Anche l'Italia è lontana dai target Ue: in discarica finisce ancora il 51% dei rifiuti mentre il 15% è incenerito, il 13% compostato e solo il 21% riciclato.

La Commisione sta cercando di correre ai ripari, minacciando l'avvio di procedure di infrazione contro quei Paesi, come la Germania, che stanno fallendo il raggiungimento degli obiettivi; sotto esame è anche la gestione dei rifiuti in Belgio, Bulgaria, Grecia, Lussemburgo, Ungheria, Polonia, Finlandia e Slovacchia. Secondo uno studio dell'Esecutivo comunitario, dalla corretta gestione dell'intero ciclo dei rifiuti si potrebbero avere risparmi fino a 72 milardi di euro.

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,75_ART_1969,00.html


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