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TifqLab: certezze per le tecnologie alimentari e dell’acqua potabile

Data: 17/04/2012

Con un centro presso il laboratorio Lipac (Rende) la struttura punta a omologare i prodotti alle legislazioni comunitarie e nazionali per evitare sanzioni e individuare fornitori qualificati.

Antonella Camisasca


10 Aprile 2012


Si chiama TifqLab il Centro di sperimentazione, ricerca e analisi applicate alle tecnologie alimentari e dell'acqua potabile, frutto di uno spin-off partecipato dall'Università della Calabria e Tifq, ente terzo di certificazione per la qualifica volontaria di attrezzature, macchinari e processi che entrano in contatto con prodotti alimentari e acqua potabile promosso da Assofoodtec che, a propria volta, è federata ad Anima (Federazione delle Associazioni Nazionali dell'Industria Meccanica Varia e Affine).

Indirizzato alle imprese del settore, dal complesso universitario di Rende, presso il Laboratorio di Ingegneria dei Processi Agroalimentari, TifqLab offre la possibilità di sviluppare i propri prodotti in una prospettiva igienico-costruttiva cui l'Istituto per la Qualifica Igienica delle Tecnologie Alimentari è avvezza da anni, in quanto focalizzata nel garantire la tutela dei consumatori finali verificando, attraverso procedure di accertamento della sicurezza di materiali e componenti a contatto, la conformità ai regolamenti Ce 1935/2004 e Ce 10/2011 relativi, rispettivamente, a tracciabilità, rintracciabilità, etichettatura di materiali e oggetti destinati a venire a contatto con prodotti alimentari e buone pratiche di fabbricazione degli stessi.

Inoltre, in base al regolamento Ce 2023/2006 sulle buone pratiche di fabbricazione di materiali e oggetti destinati a venire in contatto con prodotti alimentari, il rilascio del Marchio di Qualità Igienica Tifq garantisce l'assolvimento del requisito normativo e l'eccellenza dal punto di vista igienico-costruttivo in ottemperanza anche al Decreto Ministeriale 21 marzo 1973 che disciplina imballaggi, recipienti e utensili destinati a venire in contatto con sostanze alimentari o d'uso personale, e al Dm 174 del 6 aprile 1974 concernente i materiali e gli oggetti che possono essere utilizzati negli impianti fissi di captazione, trattamento, adduzione e distribuzione delle acque destinate al consumo umano.

Sulla falsa riga, TifqLab intende proporsi alle aziende quale supporto tecnico-scientifico nelle fasi di valutazione dei rischi igienici dei materiali e dei processi, nella verifica delle prestazioni di apparecchiature e sistemi, nell'elaborazione e applicazione di soluzioni idonee ma anche nei percorsi di certificazione o di attuazione di protocolli di gestione della qualità.

In particolare, le attività di supporto da parte di TifqLab riguardano l'accompagnamento all'ottenimento di certificazioni comunitarie e nazionali relativamente ai già citati regolamento Ce 1935/2004 e Dm 174/2004 nonché l'accompagnamento alla definizione e attuazione di protocolli di gestione della qualità secondo i criteri delle buone pratiche di fabbricazione in adempimento al Regolamento Ce 2023/2006.

In aggiunta all'analisi chimica dei materiali destinati al contatto alimentare, alla valutazione dei rischi igienico-sanitari delle tecnologie, alla sperimentazione per la verifica delle caratteristiche prestazionali di apparecchiature e sistemi, allo sviluppo di soluzioni per il miglioramento dei processi esistenti e di prototipi sperimentali e di nuovi design igienici, TifqLab intende promuovere la collaborazione scientifica tra le Università e altri organismi di ricerca pubblici e privati, nazionali e non, focalizzati sugli aspetti igienico-sanitari delle tecnologie utilizzate nell'ambito alimentare e nel trattamento dell'acqua potabile.
Obiettivo: salvaguardare l'utente finale seguendo l'intera filiera tramite la verifica della tracciabilità costruttiva dei manufatti, del processo di lavorazione e dei corretti criteri di importazione e distribuzione di oggetti destinati al contatto alimentare provenienti dai Paesi extra Ue.

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,75_ART_1964,00.html


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