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Erasmus online?

Data: 08/05/2012

L’istruzione interattiva è il futuro dell’università, ed è una rivoluzione paragonabile al passaggio dal manoscritto al libro stampato.

Ne è convinto Francesco Profumo, ministro dell’Università e della ricerca, che in un’intervista a «Repubblica» trova «naturale» che dopo vent’anni di Erasmus ci sia «anche uno sbocco online. Uno degli obiettivi -afferma- è allargare il bacino degli studenti. Alcuni corsi online negli Usa hanno registrato 120.000 iscrizioni, e 20.000 studenti hanno superato i primi esami. Sono numeri enormi».

La qualità della didattica, afferma Profumo, sarebbe «garantita dall’ateneo. Gli studenti si iscrivono perché hanno voglia di mettersi in gioco. La tecnologia è migliorata moltissimo grazie ai siti di interazione online, e la possibilità che un gruppo di studenti ha di interagire con il proprio professore su una pagina wiki non è inferiore a quella di una tradizionale lezione de visu». Quanto alla validità legale del titolo, Profumo non si sbilancia: «è un sistema in formazione -conclude-, le incognite non mancano. Ma le potenzialità sono enormi».


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