English version

Le norme sulla concorrenza fanno bene al settore alimentare Ue

Data: 29/05/2012

Lo dice la Ecn, Rete europea della concorrenza, in una relazione. Regole efficaci su trasformazione e produzione sono benefiche per agricoltori, fornitori e consumatori.


25 Maggio 2012


La Rete europea della concorrenza (Ecn), du cui fanno parte la Commissione europea e le autorità garanti della concorrenza dei 27, ha pubblicato una relazione da cui risulta che l'applicazione delle norme di concorrenza nel settore alimentare in tutta Europa, in particolare a livello della trasformazione e produzione, ha esercitato un effetto benefico su agricoltori, fornitori e consumatori.

La relazione si ottiene QUI.

Dal 2004 al 2011 le autorità nazionali hanno svolto indagini su oltre 180 casi di trust, preso circa 1.300 decisioni su concentrazioni e realizzato oltre 100 azioni di monitoraggio. Il maggior numero di casi ha riguardato la trasformazione e la produzione e, in misura minore, la vendita al dettaglio.

Sono stati vietati oltre 50 cartelli per la fissazione dei prezzi, la ripartizione dei mercati e dei clienti e lo scambio di informazioni commerciali sensibili e sono state messe al bando le pratiche di esclusione nei riguardi di agricoltori e fornitori concorrenti.

Nelle attività di monitoraggio del mercato le autorità garanti della concorrenza hanno esaminato il funzionamento dei mercati alimentari riscontrando che, spesso, l'andamento sfavorevole era da attribuirsi a cause diverse dalla mancanza di concorrenza tra gli operatori.

Più dettaglio e cooperative
Sempre le autorità hanno chiesto una riforma della regolamentazione che comprenda la modifica o la revoca di leggi che ostacolano lo sviluppo di negozi al dettaglio e l'adozione di codici o leggi per combattere le pratiche commerciali scorrette, e hanno invitato i produttori ad incrementare la loro efficienza e a consolidare la loro posizione nella catena del valore, ad esempio attraverso la creazione di cooperative.
Il settore alimentare resterà una priorità, con indagini in corso su circa altri 60 casi di trust.

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,73_ART_2025,00.html


Pagina precedente