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Schulz: basta belle parole, agiamo sul lavoro subito

Data: 29/05/2012

Al vertice europeo di Bruxelles il presidente del Parlamento europeo ha chiesto agli Stati membri di atture misure concrete per il rilancio. Come tirocini e microcredito. Tempo limite un anno.


24 Maggio 2012


Da ottobre 2008 a oggi si sono tenuti 24 vertici europei. Quello del 23 maggio a Bruxelles è stato il primo che si è concentrato sulla crescita.
Non lo sottolinea un euroscettico, ma il Presidente del Parlamento europeo Martin Schulz.

Ecco perché secondo lui le misure strutturali e il risanamento dei conti impiegheranno troppo tempo per dare i loro frutti: se si aspetta ancora «le conseguenze economiche e sociali della politica d'austerità minacciano di distruggere l'Unione europea. Abbiamo bisogno di crescita oggi».

Nel dire ciò agli intervenuti al vertice informale di Bruxelles Martin Schulz ha riconosciuto gli sforzi sostenuti dalla Grecia (a cui ha reso visita due volte in tre mesi) per ridurre le proprie spese: «i cittadini greci hanno fatto grandi sacrifici, ma non vedono ancora nessun segno di speranza all'orizzonte».

Rivolgendosi ai dirigenti europei ha chiesto d'inviare un «segnale di speranza» al popolo greco e agli alti Stati membri che soffrono a causa della politica di austerità.
Allo stesso tempo ha sottolineato il fatto che sarà difficile che la Grecia possa sospendere il rimborso del debito e delle riforme strutturali restando all'interno della zona euro.

Lavoro giovanile: usiamo i tirocini
Ai leader dei 27 Schulz ha ricordato che ci sono cinque milioni di giovani disoccupati in Europa e ha chiesto misure mirate per combattere il problema, come per esempio il tirocinio: «non stiamo utilizzando il grande potenziale della generazione più istruita che il nostro continente abbia mai conosciuto».

Per l’economia, ha ricordato, il Parlamento europeo ha fatto la sua parte (cioè proporre) quattro vie di soluzione: project bond, ossia prestiti obbligazionari per modernizzare le infrastrutture e investire nella tecnologia "green"; tassa sulle transazioni finanziarie; ricorso a nuovi strumenti finanziari come il microcredito e le collaborazioni pubblico-privato; la ricostruzione di più di 10 miliardi di euro del programma di prestito della Banca europea d'investimento.

Schulz ha anche ricordato che il budget europeo è un di investimenti: ogni euro del bilancio europeo genera fino a quattro euro d'investimenti privati.
E ha richiesto che sia fatto un "patto" tra il Consiglio dell'Unione europea, il Parlamento europeo e la Commissione europea, per rendere possibili tutte le misure a breve termine, nei prossimi dodici mesi stimolando la crescita e la creazione di lavoro.

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,72_ART_2022,00.html


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