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Verso un’Europa “più verde”

Data: 11/06/2012

L'UE è sulla buona strada per raggiungere l'obiettivo di produrre il 20% del fabbisogno energetico da fonti rinnovabili entro il 2020, nell'ambito di una più ampia strategia di lotta ai cambiamenti climatici.

Generare più energia sfruttando il vento, il sole, le maree, la biomassa, le risorse idroelettriche e geotermiche aiuta l'UE a dipendere meno dalle importazioni di energia e a rilanciare l'innovazione e l'occupazione.

L'industria esita però ad investire di più nelle energie rinnovabili. La futura politica dell'UE in questo settore non è chiara e i costi non scendono abbastanza rapidamente.

Se il costo delle fonti rinnovabili resta molto più alto di quello dei combustibili fossili, dopo il 2020 si assisterà a un declino del mercato.

La Commissione ha appena presentato una comunicazione sulle energie rinnovabili in cui studia come ridurre i costi grazie a un approccio più coordinato a livello UE e delinea la politica da attuare dopo il 2020.

È possibile far calare i costi favorendo la concorrenza sul mercato energetico dell'UE. La progressiva eliminazione delle sovvenzioni per i combustibili fossili e la revisione della tassazione dei prodotti energetici dovrebbero incentivare gli investimenti nelle tecnologie a basse emissioni di CO2. Allo stesso tempo, il sostegno alle energie rinnovabili dovrebbe essere gradualmente ridotto o eliminato per incitare questo settore a diventare più concorrenziale con le altre fonti energetiche in un'ottica a lungo termine.

Anche i regimi di sostegno nazionale dovrebbero essere modificati per promuovere la riduzione dei costi. Uniformarli in tutta l'UE e semplificarli ridurrebbe i costi amministrativi a carico dell'industria.

L'UE dovrebbe spingere a produrre energia eolica e solare là dove costa meno, come fanno già le imprese per altri prodotti e servizi. Così gli Stati membri potranno acquistare energia eolica o solare da un altro paese UE o extra-UE spendendo meno di quanto dovrebbero investire per sviluppare le fonti alternative sul loro territorio.


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