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Prodotti di qualità, De Castro: raggiunto un buon accordo

Data: 26/06/2012

Parlamento europeo e Consiglio su una strada comune che tutelerà meglio il made in Italy. Spiccano i marchi d'area per Dop e Igp. Ancora in discussione l'estensione della programmazione produttiva stile-caseario.


25 Giugno 2012


Con il recente accordo tra Parlamento europeo e Consiglio Ue, si chiude un lungo e complesso percorso che consente di riformare il sistema dei prodotti di qualità certificata, come il made in Italy alimentare.
Lo ha sostenuto il Presidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo rurale del Parlamento europeo, Paolo De Castro, per il quale sono numerose le novità introdotte dal Parlamento rispetto al testo originario.

«Innanzitutto - fa notare - il rafforzamento del sistema di controllo anti-contraffazione attraverso l’autorizzazione per ogni Stato Membro a identificare l'autorità incaricata ai controlli e il possedimento, da parte delle stesse autorità, di requisiti di oggettività, imparzialità e personale qualificato».

Per quanto riguarda i prodotti Dop e Igp, è stata introdotta la possibilità di indicare in etichetta “marchi d’area”, ossia «riproduzioni della zona di origine geografica e di riferimenti testuali, grafici o simbolici dello Stato membro o regione in cui è collocata tale zona di origine».

Recepiti anche gli emendamenti del Parlamento sui prodotti Stg, (Specialità tradizionale garantita) «tra cui una procedura semplificata per la sostituzione di denominazioni registrate senza riserva del nome come nel caso della Pizza Napoletana».

Via libera anche all’indicazione facoltativa "prodotto dell'agricoltura di montagna" e all’estensione della lista di prodotti ammissibili a certificazione europea, con l’inclusione di alcuni simboli del made in Italy, come il cioccolato.

«Non meno importante – per De Castro - lo stralcio dal dossier delle norme di commercializzazione. Un risultato opportuno per scongiurare di rimettere in discussione i preziosi risultati raggiunti in materia di etichettatura di origine, soprattutto per l’ortofrutta».

Unico rammarico per il presidente della Commissione Agri, «la non adesione del Consiglio alla richiesta del Parlamento di estendere la programmazione produttiva del settore lattiero-caseario agli altri prodotti di qualità certificata». Su questo tema «importantissimo - ha concluso De Castro - non intendiamo mollare la presa. La battaglia continuerà all’interno del regolamento sull’Ocm unica, parte integrante del dossier di riforma della politica agricola comune».

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,74_ART_2071,00.html


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