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Più controlli sugli stabilimenti chimici

Data: 26/06/2012

Passa la Seveso III: ispezioni intensificate e maggiori informazioni per il pubblico. Contrastato anche l'effetto domino.


14 Giugno 2012


Con un accordo in prima lettura è stata adottata una risoluzione con 593 voti a favore, 10 contro e 7 astensioni, relativa al controllo degli stabilimenti chimici.
La cosiddetta direttiva Seveso III (revisione della Direttiva Ue Seveso II, 96/82/Ce, modificata dalla direttiva 2003/105/Ce e applicabile a circa 10mila stabilimenti caratterizzati dalla presenza di sostanze pericolose in quantità sufficienti a determinare un pericolo di incidenti rilevanti) è stata concordata mediante negoziati con gli Stati membri, e deve ricevere l'assenso del Consiglio per entrare in vigore nel giugno del 2015.

Sinteticamente, gli stabilimenti che contengono sostanze chimiche pericolose saranno oggetto d'ispezioni più regolari e migliorerà l'accesso dei cittadini alle informazioni sugli impianti e sui piani di emergenza.

Le regole sulle ispezioni già esistenti sono state rafforzate per garantire che le installazioni a maggior rischio siano ispezionate almeno una volta l'anno, e i siti a minor rischio almeno una volta ogni tre anni.
Le autorità effettueranno ulteriori controlli in caso di lamentele o se sospettano violazioni alle regole.

Per evitare un effetto domino d'incidenti chimici le autorità pubbliche avranno il diritto di ricevere informazioni sugli stabilimenti vicini, anche se non sono coperti dalle norme Seveso.

Le nuove norme garantiscono che i cittadini abbiano diritto a informazioni comprensibili sulle installazioni, anche in formato elettronico, e possano esprimere la propria opinione su questioni quali l'espansione dei siti e la pianificazione di emergenza.
La normativa seguirà un nuovo sistema di classificazione basato su standard internazionali.

Andrea Zanoni rileva come sia stato «rafforzato un testo già buono ma che non soddisfaceva per le deroghe concesse e la trasparenza. Abbiamo introdotto un nuovo sistema di classificazione di tre classi di tossicità, acuta 1, 2 e 3, e previsto un più esteso accesso alle informazioni, alla partecipazione ai processi decisionali e all'accesso alla giustizia in materia ambientale secondo quanto previsto dalla convenzione di Århus».

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,75_ART_2059,00.html


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