English version

Nuova etichettatura per latte per neonati e cibi senza glutine

Data: 26/06/2012

Voto pressoché unanime dell'Aula di Strasburgo: ci saranno indicazioni più chiare. Andranno normate anche le indicazioni per l'intolleranza al lattosio. Ora si negozierà con il Consiglio.


14 Giugno 2012


Votando una risoluzione legislativa in prima lettura con 603 voti a favore, 8 contro e 8 astenuti, gli eurodeputati stabiliscono regole europee sull'etichettatura del latte per neonati e degli alimenti per persone che necessitano di diete speciali.
Le nuove regole coprirebbero anche l'intolleranza al glutine e alcune diete a basso contenuto calorico.

Si tratta di un testo che rappresenta la base di partenza per i negoziati con il Consiglio.
Una volta approvato il testo dovrà sostituirne alcuni esistenti sull'etichettatura alimentare che coprono circa l'1-2% dei prodotti presenti sul mercato.

Nel dettaglio, i prodotti di latte per neonati fino ai 12 mesi non dovrebbero avere foto di bambini o immagini che ne idealizzino l'uso sulle confezioni.
I deputati chiedono che la Commissione europea riveda il quadro giuridico, oggi ritenuto troppo complesso, sull'etichettatura per i prodotti di latte per i bambini fra i 12 e i 36 mesi e proponga nuove regole.

Inserite nel progetto anche regole speciali sull'etichettatura dei prodotti contenenti glutine. Quelli destinati alle persone con intolleranza dovrebbero contenere meno di 100 mg di glutine per chilo e dovrebbero essere etichettati come alimento a "tenore di glutine molto basso".
I prodotti con meno di 20 mg di glutine per chilo porterebbero l'etichetta "senza glutine".

Gli eurodeputati chiedono anche alla Commissione di preparare uno studio sull'etichettatura degli alimenti per chi soffre d'intolleranza al lattosio, oggi non regolata.

Le nuove regole sull'etichettatura dovranno riguardare anche le diete ipocaloriche destinate a sostituire l'alimentazione quotidiana di una persona o le diete per le persone obese. Queste includono gli alimenti destinati a diete a basso contenuto calorico (800-1.200 calorie al giorno) e gli alimenti destinati a diete a bassissimo contenuto calorico (400-800 calorie).

L'etichettatura degli alimenti dietetici destinati a tutti deve invece essere disciplinata dal regolamento Ue del 2006 sulle indicazioni di salute.

Riguardo la celiachia per Oreste Rossi il voto dimostra «un ottimo lavoro di squadra fatto in commissione Sanità e sicurezza alimentare affinché non passassero le posizioni della Commissione europea e del Consiglio, che volevano far ricadere gli alimenti per celiaci nella legislazione alimentare generale, andando così verso una semplificazione legislativa che avrebbe però seriamente danneggiato tale categoria, in quanto una semplice menzione degli allergeni in etichetta non garantisce la dovuta sicurezza».

Anche Matteo Salvini, che ha creato la casella di posta elettronica [email protected]. per dare la possibilità a ognuno di "scrivere, dare consigli e formulare richieste", sottolinea il buon risultato.
Salvini sottolinea come la proposta della Commissione Europea prevedesse una sorta di deregulation sull'etichettatura degli alimenti destinati ai celiaci: «con l'opposizione del Parlamento europeo ora dovranno riaprirsi i negoziati interrotti con i 27 Governi rappresentati nel Consiglio per evitare di ridurre i prodotti senza glutine, utilizzati per fini medici e da persone malate, a beni comuni soggetti, tutt'al più, alle normative sugli allergeni da indicare in etichetta».

«Il Parlamento europeo - ha concluso Salvini - ha dato un segnale forte alle multinazionali e a quei Paesi d'Europa che forse ignorano che la celiachia é una malattia seria e la dieta senza glutine non certo una moda per dimagrire ma in alcuni casi l'unica cura possibile».

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,74_ART_2058,00.html


Pagina precedente