Data: 26/06/2012
Lettera di intenti firmata dalla Commissione europea (Tajani e Pielbags) con il governo locale. Bisogna anticipare i cinesi.
14 Giugno 2012
Per migliorare l'accesso dell'industria europea alle materie prime a un prezzo coerente la Commissione europea punta a intensificare la cooperazione con la Groenlandia, una partnership che potrebbe configurarsi in infrastrutture e investimenti congiunti ai fini della prospezione e dello sfruttamento delle materie prime.
Una lettera di intenti è stata firmata a Nuuk (Groenlandia) dal Vicepresidente della Commissione Antonio Tajani e da Andris Piebalgs, Commissario responsabile per la Cooperazione e lo sviluppo, insieme al Primo ministro locale Kuupik Kleist.
Fa sapere una nota della Commissione che circa il 58 % delle società di prospezione operanti in Groenlandia sono canadesi o australiane. La percentuale delle imprese Ue operanti in loco è del 15% (provenienti da Danimarca, Germania, Repubblica ceca e Regno Unito). E sebbene sulle quattro licenze di sfruttamento tre siano europee, le imprese Ue registrano una scarsa partecipazione alle attività di prospezione in corso e detengono soltanto un numero limitato di licenze di sfruttamento.
In Groenlandia sono presenti ampie riserve di materie prime: idrocarburi, ferro, zinco, niobio, tantalio, terre rare, rubini e molibdeno.
Diversi progetti sono già in fase di sfruttamento: una miniera di oro e argento a Nalunaq, una di piombo/zinco a Maarmorilik (la produzione inizierà nel 2012), una di molibdeno a Malmbjerg e una di olivina a Fiskefjord.
Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,75_ART_2057,00.html
Pagina precedente
|