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Cipro alla Presidenza UE

Data: 03/07/2012

Cipro ha assunto le presidenza dell'UE il 1° luglio in un clima di persistente preoccupazione per il ristagno dell'economia e la crisi del debito sovrano nell'eurozona.

L'allineamento dei bilanci pubblici con gli obiettivi concordati a livello UE deve avvenire di pari passo con il rilancio dell'economia. Nel corso dei prossimi 6 mesi Cipro perseguirà questi due obiettivi.

Uno dei suoi compiti principali sarà raggiungere un accordo sulle proposte di bilancio per il periodo 2014-20 elaborate dalla Commissione. Queste ultime fissano le priorità di medio termine dell'UE: accelerare la crescita economica, creare occupazione e rafforzare la competitività.

Durante la sua presidenza, Cipro si impegnerà a migliorare il coordinamento economico tra i paesi dell'UE e a tenere sotto controllo i bilanci nazionali per mantenerli in linea con i parametri concordati.

Un'altra priorità sarà investire in programmi che creino nuovi e migliori posti di lavoro e aiutare i cittadini – soprattutto i giovani disoccupati – ad acquisire le competenze necessarie attraverso la formazione.

Inoltre, Cipro porterà avanti i programmi che promuovono stili di vita più sani e attivi e che affrontano il problema dell'invecchiamento demografico in Europa.

Cipro difenderà le proposte della Commissione per consentire ai cittadini e alle imprese di raccogliere i frutti dell'integrazione economica europea (il cosiddetto "mercato unico"), con ricadute positive per la crescita.

Anche le misure che aiutano le piccole imprese a prosperare e che puntano alla creazione di un mercato unico digitale saranno considerate prioritarie.

Cipro dovrà inoltre guidare gli attuali negoziati sul collegamento delle reti europee dell'energia, dei trasporti e delle telecomunicazioni, un fattore chiave per accrescere la concorrenza e contribuire ad abbassare i prezzi al consumo.

Raggiungere un accordo su regole comuni per i richiedenti asilo è un altro obiettivo importante a fronte degli eventi dello scorso anno in Nord-Africa e della successiva ondata di immigrazione verso l'UE.

I leader europei vogliono migliorare la gestione delle frontiere del vecchio continente e stanno valutando nuovi accordi sullo spazio interno senza frontiere dell'UE.


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