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In calo del 35% i casi di sospetta frode sui fondi Ue

Data: 25/07/2012

I più sensibili miglioramenti si registrano nell'agricoltura. Risulta dalla relazione annuale della Commissione europea. Nel 2011 hanno agito migliori controlli e aspetti tecnici.


19 Luglio 2012

Secondo la relazione annuale della Commissione europea sulla tutela degli interessi finanziari le frodi ai danni del bilancio Ue sono calate del 35% nel 2011.
Nel settore della politica di coesione i casi di sospetta frode sono diminuiti del 41% rispetto al 2010, mentre nel settore dell’agricoltura sono calati del 66%.

A spiegare la diminuzione contribuiscono, oltre alle misure più efficaci e ai controlli più rigorosi cui vengono sottoposti i fondi Ue, anche alcune ragioni tecniche.
La chiusura di un periodo di programmazione nella politica di coesione e un metodo più omogeneo per le segnalazioni nell’ambito del sistema di controllo per l’agricoltura hanno anch’essi contribuito a far scendere il numero di frodi segnalate rispetto al 2010.

In totale, 295 milioni di euro di fondi Ue, pari allo 0,2% del bilancio, sono stati oggetto di frode e vanno recuperati in conformità alle regole esistenti.

Nella relazione la Commissione sottolinea ovviamente la necessità di ridurre ulteriormente le frodi a danno del bilancio dell’Unione e formula una serie di raccomandazioni agli Stati membri a tal fine.
Cosa che spinge il Commissario responsabile per il portafoglio Fiscalità e unione doganale, audit e lotta antifrode Algirdas Šemeta, a dire che «la battaglia è tutt’altro che finita. La Commissione conferma la sua politica di tolleranza zero nei confronti delle frodi, perché neanche un centesimo del denaro dei contribuenti deve finire nelle tasche dei truffatori».

La relazione è consultabile QUI

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,74_ART_2098,00.html


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