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Gestione dei rifiuti, l’eccellenza è al nord

Data: 21/08/2012

Una nuova relazione Ue sulla gestione dei rifiuti urbani negli Stati membri evidenzia l'esistenza di profonde differenze fra i paesi che riescono a riciclare efficientemente e quelli, Italia compresa, che fanno intenso uso di discariche.


21 Agosto 2012


Una relazione della Commissione europea classifica la capacità di gestire i rifiuti dei 27 Stati membri in base a 18 criteri, attribuendo bandiere verdi, arancioni e rosse per voci quali totale dei rifiuti riciclati, tariffe dello smaltimento dei rifiuti, violazioni della normativa europea.

La relazione analitica è disponibile QUI.

Play off...
Emerge una classifica guidata da Austria, Belgio, Danimarca, Germania, Paesi Bassi e Svezia, nessuno dei quali ha più di due "bandiere rosse".
Questi paesi dispongono di sistemi completi di raccolta dei rifiuti, meno del 5% dei quali finisce in discarica. Hanno sistemi di riciclaggio ben sviluppati, una capacità di trattamento sufficiente e buone prestazioni riguardo ai rifiuti biodegradabili.
Le politiche di gestione dei rifiuti sono caratterizzate da una combinazione adeguata di strumenti giuridici, amministrativi ed economici.

... e play out
Gli Stati membri che presentano i maggiori deficit di attuazione sono il nostro, insieme a Bulgaria, Cipro, Estonia, Grecia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica ceca, Romania e Slovacchia, con carenze quali politiche deboli o inesistenti di prevenzione dei rifiuti, assenza di incentivi alle alternative al conferimento in discarica e inadeguatezza delle infrastrutture per il trattamento dei rifiuti.
Il ricorso massiccio al conferimento in discarica implica il sottoutilizzo sistematico di opzioni migliori di gestione dei rifiuti, quali riutilizzo e riciclo.

Vari Stati membri hanno compiuto progressi passando dal conferimento generalizzato in discarica alla sua quasi eliminazione, ma anche i paesi che vantano i risultati migliori si trovano di fronte a sfide come il rafforzamento della prevenzione dei rifiuti e la questione della sovraccapacità d'incenerimento, che potrebbe ostacolare il riciclaggio e indurre a importare rifiuti per alimentare gli inceneritori.

La Commissione si basa sulla relazione per stilare tabelle di marcia rivolte ai dieci Stati membri che hanno registrato i risultati peggiori, delle quali discuterà qcon le autorità nazionali in seminari bilaterali (il primo appuntamento è fissato per il 19 settembre a Praga).
Le tabelle di marcia contribuiranno a diffondere le migliori pratiche e conterranno raccomandazioni personalizzate sul modo in cui migliorare la gestione dei rifiuti con strumenti economici, giuridici e amministrativi e grazie ai fondi strutturali dell'Ue.

La Commissione prospetta un impiego dei fondi strutturali maggiormente mirato agli obiettivi della politica dell'Ue in materia di rifiuti. Il quadro finanziario pluriennale 2014-2020 che sarà proposto farà in modo che i fondi siano investiti in progetti di gestione dei rifiuti soltanto se sono preliminarmente soddisfatte talune condizioni, fra cui la predisposizione di piani di gestione dei rifiuti a norma della direttiva quadro sui rifiuti e nel rispetto della gerarchia dei rifiuti, privilegiando la prevenzione, il riutilizzo e il riciclaggio rispetto all'incenerimento con recupero di energia e ricorrendo in ultima istanza al conferimento in discarica o all'incenerimento senza recupero di energia.

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,75_ART_2124,00.html


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