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Quando il ricorso al Feg non è la soluzione

Data: 04/09/2012

Salvini deluso dalla risposta della Commissione europea all'interrogazione sui licenziamenti di Nokia Siemens Networks.
Lo scorso luglio l'annuncio da parte di Nokia Siemens Networks di voler procedere a 367 licenziamenti nello stabilimento di Cassina de' Pecchi (nel quadro di un'ampia ristrutturazione che coinvolge anche le sedi di Catania, Roma, Napoli e Palermo per un totale di 445 dipendenti), aveva spinto Matteo Salvini a presentare un'interrogazione scritta alla Commissione europea per capire come risolvere la situazione dei lavoratori colpiti dalla decisione aziendale.

«La risposta giunta dalla Commissione europea è stata deludente - dice Salvini in una nota -. Ci è stato suggerito di fare ricorso al Fondo Europeo di adeguamento alla Globalizzazione. Si tratta di uno strumento importante, che conosciamo bene, ma che è solo una panacea temporanea per i problemi dei nostri lavoratori. Il Fondo può solo far arrivare qualche soldo ai futuri disoccupati, ma non risolve il problema dovuto alla perdita del posto di lavoro».

Come fermare la delocalizzazione?
«Nella mia interrogazione - prosegue Salvini - chiedevo alla Commissione un impegno al fine di evitare un ingente dislocamento della produzione in Asia ma non ci è stata data alcuna risposta a riguardo».

L'europarlamentare lamenta un livello di attenzione scarso, non funzionale agli interessi del territorio, e tantomeno attento al significato di una politica industriale: «siamo contrari - dice - a un'Europa che non si esprime in difesa dei suoi lavoratori, che favorisce la delocalizzazione delle imprese in altri continenti, e che pretende solo sacrifici da parte dei nostri cittadini».

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,76_ART_2131,00.html


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