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Data: 04/09/2012
La scaletta dei lavori del Parlamento europeo ha al centro le iniziative per il futuro economico-sociale e la Pac.
Sarà come gestire la crisi economica il leitmotiv dell'attività autunnale del Parlamento europeo.
In settembre, come consuetudine, il presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, pronuncerà il discorso sullo stato dell'Unione davanti agli eurodeputati.
Poi il budget 2013, da centrare su crescita e lavoro. Il Parlamento europeo sottolinea il pericolo di tagliare i fondi per la piccole e medie imprese, la ricerca e la politica di coesione. Il Consiglio europeo intente limitare il budget 2013 a 132,6 miliardi di euro, meno rispetto alla proposta parlamentare di 138 miliardi. Pertanto le due istituzioni continueranno le negoziazioni per decidere insieme il budget finale. Il voto in plenaria è previsto per ottobre.
In fase di definizione anche il quadro finanziario pluriannuale 2014-2020, che determina la spesa massima che l'Unione europea può sostenere ogni anno. L'attuale proposta della Commissione è di 1.033 miliardi di euro in stanziamenti di bilancio e 987,5 miliardi di euro in stanziamenti di pagamenti.
Il Parlamento europeo chiede un budget solido e flessibile con alcune riforme. Come quella delle risorse alternative: la tassa sulle transazioni finanziarie o altre risorse dirette per l'Ue. Una scelta che permetterebbe di ridurre i contributi degli Stati membri, che sono basati sul prodotto interno lordo, dal 75% al 40% nel 2020.
Infine, la riforma della Pac. Il Parlamento europeo dovrebbe votare in autunno le riforme legate alla politica agricola comune semplificando il sistema di pagamenti diretti per gli agricoltori. La data del voto dipenderà dall'avanzamento delle negoziazioni sul quadro finanziario pluriannuale 2014-2020.
Consiglio e Parlamento europeo saranno responsabili insieme della nuova Politica agricola comune che dovrebbe entrare in vigore a gennaio 2014.
Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,72_ART_2128,00.html
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