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Ci sarà lavoro in fondo al mare

Data: 04/09/2012

Dalla mappatura dei fondali marini e dalla conseguente banca dati nasceranno opportunità di crescita e di occupazione. Aperta in merito una consultazione della Commissione europea.
I mari che circondano l’Europa contengono anche nuove opportunità di crescita e di occupazione. Per sfruttarle però serve migliore conoscenza ocenografica.
La Commissione europea propone di creare entro il 2020 una mappa digitale dei fondali marini europei riunendo tutti i dati esistenti in una banca dati coerente e accessibile.
Con il Libro verde Conoscenze oceanografiche la Commissione ha avviato una consultazione, aperta fino al 15 dicembre, per stabilire come farlo.
La mappa digitale continua dei fondali marini europei dovrà presentare la massima risoluzione possibile e includere aspetti come la topografia, la geologia, gli habitat e gli ecosistemi. Dovrà dare accesso a osservazioni e informazioni aggiornate sullo stato fisico, chimico e biologico della colonna d’acqua, accompagnate da dati relativi all’impatto delle attività umane e da previsioni oceanografiche.
Tutte le informazioni dovranno essere facilmente accessibili, interoperabili e senza limitazioni d’uso.
Il sistema dovrà essere alimentato da un processo sostenibile che ne migliori progressivamente l’idoneità allo scopo perseguito e che aiuti gli Stati membri a massimizzare le potenzialità dei rispettivi programmi di osservazione, campionamento e studio dell’ambiente marino.
Si ritiene che gli oceani e i mari che circondano l’Europa possano fornire posti di lavoro remunerativi orientati a crare energia pulita, proteine, farmaci o enzimi e minerali da estrazione.
Per la Commissione, pertanto, occorre facilitare l’accesso agli investimenti, ridurre i costi e i rischi e stimolare l’innovazione.

Sito web: http://ec.europa.eu/dgs/maritimeaffairs_fisheries/consultations/marine-knowledge-2020/index_en.htm


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