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Consumatori UE: dirimere le piccole controversie transfrontaliere

Data: 24/09/2012

Andare a caccia di buoni affari oltrefrontiera è un modo per i consumatori di ottenere “condizioni migliori” nel mercato unico della UE. Acquistare online rende tali operazioni sempre più appetibili. Ma talvolta qualcosa va storto: possono insorgere problemi con i prodotti o con la consegna.

Per evitare procedure legali lunghe costose e difficili, l’UE sta agevolando ai consumatori europei l’accesso alla giustizia e l’effettivo esercizio dei loro diritti.

Il Procedimento europeo per controversie di modesta entità dà la possibilità di risolvere le controversie transfrontaliere, almeno fino a un controvalore di 2000 euro. Una relazione, pubblicata questi giorni dalla rete dei Centri europei dei consumatori (CEC), mostra tuttavia che tale procedura, di facile uso e già disponibile dall’1 gennaio 2009, è spesso inutilizzata. Ciò è dovuto principalmente al fatto che i giudici non conoscono la procedura – cosa che la Commissione intende contrastare energicamente.

In particolare, la Commissione intende:
• adoperarsi con i tribunali per diffondere la conoscenza del procedimento;
• pubblicare nel 2012 una guida di consigli pratici per consumatori e operatori di giustizia;
• diffondere gli attuali moduli standard, distribuire l’informazione online nelle 22 lingue ufficiali della UE attraverso il portale europeo della giustizia elettronica (e-Justice), facilitare la registrazione di un reclamo e vedere come funziona la procedura;
• lavorare con i CEC per diffondere il Procedimento tra consumatori e giudici; incoraggiare i CEC ad assistere concretamente i casi singoli di consumatori che si avvalgono del Procedimento europeo per controversie di modesta entità;
• presentare una relazione che valuti il funzionamento del Procedimento (tenendo conto delle spese giudiziarie, della sua rapidità e facilità d’uso) e ne proponga eventuali modifiche per renderlo più efficiente per i consumatori, aumentando, ad esempio, la soglia di 2000 euro per coprire reclami più ampi o semplificare ulteriormente i moduli standard delle richieste di risarcimento.


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