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Data: 21/09/2012

Sicurezza stradale: norme più rigorose

I controlli tecnici dei veicoli sono fondamentali per la sicurezza stradale. I difetti tecnici sono una delle cause principali di incidenti. Ad essi sono infatti riconducibili il 6% degli incidenti automobilistici, che provocano 2 000 morti e un numero ancor superiore di feriti l’anno, e l’8% degli incidenti di motocicli. La normativa attuale dell’UE, che stabilisce norme minime per i controlli tecnici dei veicoli, risale al 1977 ed è stata oggetto soltanto di aggiornamenti minori. Tuttavia, da allora le autovetture, il comportamento degli automobilisti e la tecnologia hanno subito una profonda evoluzione. Le nuove proposte mirano a salvare oltre 1 200 vite l’anno e a evitare più di 36 000 incidenti dovuti a difetti tecnici. Tra le altre: Controlli tecnici obbligatori a livello dell’UE per scooter e motociclette. I conducenti di scooter e motociclette, in particolare i giovani motociclisti, rappresentano il gruppo di utenti della strada maggiormente esposto al rischio di incidenti; aumento della frequenza dei controlli tecnici periodici per i veicoli vecchi. Per i veicoli tra il quinto e sesto anno di vita, il numero di incidenti gravi connessi a difetti tecnici aumenta esponenzialmente (si veda il grafico nell’allegato MEMO/12/555).


Diritti civili: l’impegno del Parlamento europeo

Le Istituzioni europee e gli Stati membri devono tutelare i diritti fondamentali dei cittadini da possibili violazioni e vuoti legislativi, nonché fornire informazioni concrete sui loro diritti civili. Questa la richiesta del Parlamento europeo. La discriminazione, la libertà di circolazione all’interno dell’Unione europea e la libertà dei media sono problemi chiave per i deputati del Parlamento europeo. Ecco perchè la commissione per le petizioni dell’europarlamento invita tutti gli Stati membri a ratificare la Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo e ricorda l’obbligo di tutelare i diritti fondamentali dei cittadini. I deputati chiedono inoltre al Consiglio di sbloccare ed attuare la direttiva sulla parità di trattamento per combattere la discriminazione basata sul sesso, età, orientamento sessuale, cultura, religione, educazione, lingua o disabilità. La risoluzione deplora qualsiasi discriminazione delle minoranze e chiede alle Istituzioni dell’Unione europea e dei Paesi membri di equiparare i diritti dei cittadini di Paesi del terzo mondo che risiedono permanentemente.


CdR: Valcárcel nuovo presidente: “si esce dalla crisi impegnando gli enti locali”

Ramón Luis Valcárcel Siso è il nuovo Presidente del Comitato delle Regioni. Presidente della Murcia e primo spagnolo alla guida del CdR, Valcárcel verrà formalmente investito il 13 Agosto prossimo. Nel discorso di insediamento ha sostenuto che tra le sue priorità ci sarebbe quella di assicurare che gli enti locali abbiano il supporto necessario per affrontare la crisi, promuovendo la crescita economica e creando nuovi posti di lavoro. Il neo presidente ha esortato l’Unione europea a dimostrare il suo “valore aggiunto" impegnando le autorità locali e regionali, "perché solo lavorando insieme potremo emergere più forti dalla crisi". Ha inoltre evidenziato come gli enti locali possano sostenere la crescita mediante la valutazione e l’utilizzo dei fondi e dei progetti comunitari, essendo responsabili per due terzi della realizzazione dell’investimento pubblico: da considerarsi quindi come veri e propri intermediari. A tal proposito Valcárcel ha ribadito il suo pieno appoggio per la strategia di crescita dell’Europa (Euro 2020) e ha richiamato l’attenzione sulle sinergie europee, sui bilanci nazionali e locali e ha sottolineato la necessità di una revisione sistematica ad ogni livello istituzionale. Dunque, il Comitato lavorerà con il Consiglio, il Parlamento e la Commissione al fine di assicurare “l’efficienza dei patti territoriali, e per dare un significativo contributo alla realizzazione di Euro 2020 a livello locale". Valcárcel ha altresì sottolineato la promozione della cultura e dello sport nel continente come mezzo per creare lavoro e coesione territoriale. Cooperazione tra le Capitali europee della Cultura in sintonia con le istituzioni e sviluppo del patrimonio locale per agevolare lo sviluppo e un turismo sostenibile. Sintetizzando le parole del neo eletto: "Vorrei inglobare la cultura come chiave di volta della crescita e del lavoro negli enti locali collaborando con organizzazioni internazionali come l’UNESCO”. (Valeriano Valerio)

Sito web: www.aiccre.it


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