English version

altre informazioni 2

Data: 21/07/2011

CdR e BEI: partenariato nell’interesse dei poteri locali

Durante la sessione plenaria del 18 luglio, il Comitato delle regioni e dei poteri locali (CdR) ha tenuto un dibattito con il Presidente della Banca europea per gli investimenti Werner Hoyer. La BEI, con 20 miliardi di euro di prestiti concessi a 74 regioni in ritardo di sviluppo e 15 miliardi di investimenti nello sviluppo urbano e nelle infrastrutture nel 2011, è un partner fondamentale degli enti regionali e locali per affrontare la crisi. La Presidente del CdR Mercedes Bresso ha affermato che “le recenti decisioni del Consiglio europeo di approvare l’aumento del capitale versato della Banca di 10 miliardi di euro e di lanciare immediatamente la fase pilota delle obbligazioni per il finanziamento di progetti (project bond) vengono accolte con grande soddisfazione dal Comitato delle regioni come una delle risposte dell’UE alla necessità urgente di sostenere politiche e interventi a favore della ripresa dell’economia con risorse fresche”. Ha anche aggiunto che, “nella prospettiva dei prossimi sette anni, se l’impiego dei nuovi strumenti finanziari come i project bond risponderà alle attese, il CdR sosterrà l’idea di un nuovo bilancio dell’UE che metta a disposizione un livello adeguato di finanziamento diretto integrato con meccanismi di credito efficaci”.Il dibattito è stato un’occasione per preparare una nuova fase di cooperazione rafforzata tra le due istituzioni, a partire dall’attuale coinvolgimento della BEI nel cofinanziamento dei progetti dei fondi strutturali in tutta l’UE. Un ruolo che potrebbe essere ulteriormente sviluppato per offrire la continuità necessaria all’attuazione dei programmi e per elevare la qualità dei progetti finanziati. A tal fine la cooperazione con gli enti locali e regionali dovrebbe cominciare in una fase precoce prima dell’inizio del periodo di programmazione 2014-2020. La BEI può anche sostenere con le sue competenze specifiche lo sviluppo di nuovi progetti e di strumenti di finanziamento a livello locale e regionale, avvalendosi nel contempo dell’impegno pieno degli attori pubblici e finanziari locali per portare a buon fine i progetti.


Crisi, ma il turismo regge

Secondo un recente rapporto dell’OCSE, gli arrivi turistici internazionali sono tornati rapidamente a crescere in maniera stabile, dimostrando la resistenza del comparto turistico agli effetti della crisi economica e finanziaria mondiale. Il rapporto in questione, intitolato “OECD Tourism Trends and Policies 2012” ("Rapporto OCSE 2012 sulle tendenze e le politiche del turismo"), indica inoltre che i paesi dell’OCSE sono stati scelti come destinazione nel 2010 dal 66% dei viaggiatori a livello mondiale, con una percentuale del 50,2% rappresentata dai paesi dell’UE. In totale, nel 2010 gli arrivi internazionali in tutti i paesi sono stati 940 milioni, il 6,7% in più rispetto al 2009. La crescita più marcata si è registrata in Asia e nel Pacifico. Gli arrivi internazionali nei paesi OCSE sono aumentati complessivamente del 4%, quelli nell’UE del 2,7%. Il rapporto rileva che il turismo costituisce una quota significativa dell’economia dei servizi degli Stati membri dell’OCSE e dell’UE, rappresentando fino a un terzo delle esportazioni di servizi e fino al 10% del PIL. Il rapporto sottolinea la crescente importanza delle destinazioni turistiche emergenti. Molti paesi fra le destinazioni turistiche emergenti stanno facendo registrare una crescita significativa degli arrivi, superando le medie dell’OCSE, dell’UE e mondiali relativamente al PIL e all’occupazione. Nonostante si tratti ancora di una percentuale relativamente piccola degli arrivi internazionali a livello mondiale, le potenziali ripercussioni del turismo su queste economie sono evidenti. I cittadini di Paesi quali Argentina, Brasile, Egitto, India, Indonesia e Sudafrica rappresentano un potenziale notevole di crescita per le destinazioni turistiche tradizionali.


Una Strategia per sostenere e sviluppare le competenze

La crisi economica mondiale rende ancor più necessario favorire lo sviluppo delle competenze, che sono alla base della competitività e della crescita economica di uno Stato, oltre che di una migliore integrazione e di migliori condizioni di vita per gli individui. L’OCSE – Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico ha lanciato un progetto on line, il portale “Skills Strategy”, attraverso il quale intende fornire un valido contributo per le amministrazioni ai fini della costruzione di politiche migliori, che possano portare ad un crescita economica, dell’occupazione e ad un maggior benessere per i cittadini. Il sito contiene informazioni ed indicazioni per gli Stati, le imprese ed i semplici cittadini. Presenta inoltre una sezione interattiva con indicatori specifici per i diversi paesi e case studies locali. Approfondisci

Sito web: www.aiccre.it


Pagina precedente