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Responsabilità sociale d’impresa: al centro va messo il lavoro

Data: 02/10/2012

I pareri di sindacato, amministrazione locale e centrale. Servono bandi premianti, appalti coerenti, e un piano intellegibile a tutti. Tanto a Roma quanto a Bruxelles.

Dario Colombo


28 Settembre 2012


Intervenendo alla giornata di lavori dedicata alla Responsabilità sociale d'impresa (all'inglese, Corporate social responsibility, Csr) organizzata dalla Provincia di Milano, il segretario regionale della Cisl Lombardia, Roberto Benaglia, ha osservato che il tema principale della Rsi deve essere l'occupazione: «le parti sociali devono mettere in campo la mutualità e le grandi aziende lo possono fare, la sicurezza non deve essere fatta per dovere e l'obiettivo è arrivare a zero lavoro nero».
Come fare? «Bisogna - ha detto Benaglia - pensare a bandi per incentivare lo sviluppo, che contengano i criteri che premiano le buone prassi della responsabilità sociale».

Per Gigliola Mariani, Crs Manager di provveditorato ed economato della Provincia di Milano è chiaro «che se fosse il mercato a chiedere la Csr saremmo a posto».
E adusa com'è a trattare il tema della gestione di acquisti pubblici, Mariani chiede all'Europa di coordinare la Csr con gli appalti.

Giovanni Festa, Direttore Generale Terzo settore e formazioni sociali, Ministero Lavoro e Politiche sociali spiega che il problema oggi in Italia è che della Csr se ne occupano in tanti: Inail, Inps, ministeri degli Esteri, dello Sviluppo economico e, appunto, del Lavoro. Come coordinatori del rapporto Csr «abbiamo fatto incontri con gli stakeholder, sindacato, associazioni, camere di commercio, Confindustria - ha detto -. Tutti hanno dato il proprio contributo, per raccogliere le buone pratiche». E non che non ve ne siano in Italia, ha osservato. Qualche esempio: Luxottica, Gucci, molte aziende della filiera chimica, hanno contratti all'avanguardia per Europa.
La struttura di Festa si appresta a redarre il piano della Csr in Italia, ma, osserva, «deve essere sintetico. Ora è di 200 pagine, deve arrivare a 70 ed essere scritto in inglese».
Per l'Italia, ma anche e soprattutto per essere letto in Europa.

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,72_ART_2159,00.html


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