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L'Ue vede nel cloud computing 2,5 milioni di posti di lavoro

Data: 02/10/2012

La Commissione europea vara la nuova strategia per stimolare la produttività delle imprese e della pubblica amministrazione. Kroes: abbattiamo le barriere fra gli Stati. Reding: adottiamo subito le norme per la protezione dati.


27 Settembre 2012


Con una nuova strategia la Commissione europea si propone di “sfruttare il potenziale del cloud computing in Europa” e prevede iniziative intese a realizzare entro il 2020 un guadagno netto di 2,5 milioni di nuovi posti di lavoro in Europa e un aumento annuo del Pil dell'Ue di 160 miliardi di euro (circa l'1%).

La strategia si propone di accelerare e potenziare l'accesso al cloud computing in tutti i settori economici.
Le azioni chiave sono volte a:

- eliminare gli svantaggi costituiti dalle varie norme tecniche in uso, in modo che gli utenti traggano vantaggio da interoperabilità, portabilità dei dati e reversibilità; le norme necessarie dovranno essere identificate entro il 2013;

- sostenere i sistemi di certificazione a livello europeo destinati a fornitori affidabili di servizi condivisibili nella nuvola;

- elaborare clausole contrattuali tipo che siano “sicure ed eque” per i contratti relativi ai servizi condivisibili nella nuvola, inclusi accordi sul livello di tali servizi;

- creare un “partenariato europeo per il cloud” che coinvolga Stati membri e industria, in modo da sfruttare il potere d'acquisto del settore pubblico (pari al 20% di tutta la spesa nel settore delle tecnologie dell'informazione) per orientare il mercato europeo del cloud computing, incrementare la competitività dei provider europei di servizi condivisibili nella nuvola e offrire servizi migliori e più convenienti in materia di e-government.

Fare presto
In sintonia sull'argomento le due vicepresidenti della Commissione europea, Neelie Kroes «senza l'intervento dell'Unione i confini nazionali possono trasformarsi in fortezze invalicabili che ci impediranno di fruire di vantaggi economici dell'ordine di miliardi di euro: dobbiamo raggiungere una massa critica e definire un unico insieme di norme per tutta l'Europa» e Viviane Reding: «la strategia sul cloud aumenterà il livello di fiducia nei confronti di soluzioni innovative e stimolerà un mercato digitale unico competitivo: per ottenere questi risultati è necessario adottare velocemente il nuovo quadro generale sulla protezione dei dati proposto quest'anno dalla Commissione e definire clausole e condizioni contrattuali che siano sicure ed eque».

QUI le informazioni sullo stato dell'arte della strategia.

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,76_ART_2158,00.html


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