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Premio Sacharov, ecco i tre finalisti

Data: 16/10/2012

Il premio alla libertà d'espressione conferito alla libertà d'espressione se lo contenderanno Ales Bialiatski, Nasrin Sotoudeh, Jafar Panahi e le Pussy Riot.
Il bielorusso Ales Bialiatski, gli attivisti iraniani Nasrin Sotoudeh e Jafar Panahi e le cantanti russe Pussy Riot sono i tre finalisti del Premio Sacharov 2012 per la libertà di espressione selezionati dalle Commissioni agli Affari esteri e allo Sviluppo del Parlamento europeo.
Il vincitore sarà proclamato venerdì 26 ottobre, dopo la decisione della Conferenza dei Presidenti e il premio sarà consegnato durante l’ultima plenaria di Strasburgo di dicembre.

Chi sono i candidati
Ales Bialiatski è un combattente per la libertà e un difensore dei diritti umani detenuto in carcere dalle autorità bielorusse. È impegnato come attivista della società civile nella lotta a favore della libertà di pensiero e di espressione in Bielorussia. Ha fondato il centro per i diritti umani Viasna, un'organizzazione non governativa che fornisce sostegno finanziario e assistenza legale ai prigionieri politici e ai loro familiari.

Nasrin Sotoudeh è un avvocato iraniano e difensore dei diritti umani. Ha rappresentato attivisti dell'opposizione e politici iraniani detenuti in carcere a seguito delle controverse elezioni presidenziali svoltesi nel giugno 2009, e giovani condannati alla pena di morte.
Sotoudeh è in isolamento nel carcere di Evin, dove è rinchiusa da quando è stata arrestata nel settembre 2010 con l'accusa di diffusione di propaganda contro il sistema e di cospirazione volta a minare la sicurezza dello Stato.
Concorre insieme a Jafar Panahi, regista, sceneggiatore e film editor iraniano. Nel 1995 il suo lungometraggio di debutto "Il palloncino bianco" gli valse il primo riconoscimento internazionale: al festival cinematografico di Cannes di quell'anno il film vince la Caméra d'Or.

Le Pussy Riot sono tre cantanti russe condannate in seguito a una performance ritenuta oltraggiosa a una dura detenzione e a due anni in un campo di lavori forzati.

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,72_ART_2169,00.html


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