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Mercato interno: migliora il lavoro degli Stati membri

Data: 16/10/2012

Risulta dal quadro di valutazione della Commissione europea. Italia ancora in testa alla classifica delle infrazioni in sospeso.
Dal quadro di valutazione del mercato interno pubblicato dalla Commissione europea emerge che gli Stati membri si sono adoperati per recepire le norme Ue nel diritto interno.
Dopo l'aumento registrato in maggio e novembre 2011 (1,2%), il deficit medio di recepimento, ossia la percentuale delle direttive in materia di mercato interno non recepite in tempo negli ordinamenti nazionali, è di nuovo calato allo 0,9% ossia al di sotto dell'obiettivo convenuto dai capi di Stato e di governo europei nel 2007. In questo esercizio sedici Stati membri hanno raggiunto l'obiettivo dell'1%.
Gli Stati membri sono inoltre riusciti a ridurre il numero delle direttive recepite in modo non corretto.

Il deficit medio di conformità Ue è sceso dallo 0,8% di sei mesi fa allo 0,7% di oggi, avvicinandosi allo 0,5% proposto nell'Atto per il mercato unico dell'aprile 2011.
Ma è aumentato il numero di direttive recepite in ritardo di 2 anni o più e anche il tempo medio supplementare necessario per dare attuazione ad una direttiva dell'Ue nel diritto nazionale (da 7,9 a 9,1 mesi).

Per quanto riguarda l'applicazione del diritto Ue, il numero di infrazioni continua a diminuire, ma il numero più elevato di procedimenti d'infrazione avviati dalla Commissione riguarda l'Italia, seguita dalla Grecia e dal Belgio.
Tenendo conto di tutti gli indicatori di recepimento, gli Stati che hanno i migliori risultati complessivi sono la Lettonia, l'Estonia, il Lussemburgo e la Lituania.

In dettaglio: attuazione delle direttive per il mercato interno
Il deficit medio di recepimento è diminuito dall'1,2% allo 0,9% negli ultimi sei mesi e il numero degli Stati membri che ha raggiunto l'1% è aumentato da undici a sedici. Lussemburgo, Romania, Finlandia, Regno Unito, Austria, Portogallo, Slovenia, Belgio, Cipro, Polonia e Italia devono raddoppiare gli sforzi per conseguire questo obiettivo.
Malta e Lettonia gli Stati virtuosi, con due sole direttive in attesa di recepimento. Bene la Repubblica ceca, rispetto alla situazione di sei mesi fa per quanto riguarda il deficit di recepimento, che è diminuito dall'1,9% del maggio scorso allo 0,6% di oggi.
La Grecia è scesa al di sotto dell'obiettivo dell'1%, attestandosi allo 0,5%. Due anni fa era il paese con il più alto deficit di recepimento tra i 27 Stati membri.
In media gli Stati membri si concedono nove mesi supplementari prima di adottare la normativa di attuazione una volta scaduto il termine di recepimento fissato.
Solamente Malta, Svezia, Spagna, Francia e Lettonia hanno un ritardo medio più breve rispetto al novembre 2011.

In dettaglio: Italia leader nelle infrazioni in sospeso
Il numero complessivo di procedimenti d’infrazione relativi al mercato interno è calato del 37% rispetto al 2007.
A oggi la media dei procedimenti di infrazione aperti è di 31 per Stato membro, rispetto ai 34 di sei mesi fa.
La maggior parte dei casi d'infrazione ancora in sospeso riguarda l'Italia, seguita dalla Grecia e dal Belgio.
Ambiente e fiscalità sono i settori in cui si registra più del 40% dei procedimenti d'infrazione.
La durata media dei procedimenti d’infrazione aperti varia da uno (Lussemburgo) a tre anni (Svezia).

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,72_ART_2167,00.html


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