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Accesso più semplice e rapido ai fondi dell'UE per le imprese, le città, le regioni e i ricercatori europei

Data: 30/10/2012

A seguito dell’entrata in vigore del nuovo regolamento finanziario dell'Unione, la Commissione ha adottato le nuove modalità di applicazione per questo testo di legge. Grazie alla semplificazione delle procedure, a partire dal 1° gennaio 2013 le imprese, le ONG, i ricercatori, gli studenti, le città e altri destinatari potranno accedere in modo più semplice ai fondi dell’UE.

La nuova normativa mira anche a rafforzare la trasparenza e a responsabilizzare maggiormente tutti coloro che gestiscono i fondi dell'UE; prevede nuove possibilità per utilizzare importi fissi e tassi forfettari per somme di minor entità, elimina l’obbligo di fornire le stesse informazioni ogni volta che si richiedano i fondi e introduce la possibilità di presentare le domane online, oltre a molte altre novità.

Il nuovo regolamento finanziario prevede una serie di miglioramenti che faciliteranno la vita ai beneficiari dei fondi europei. Saranno ridotti i tempi tra l’invito a presentare proposte e la conclusione degli accordi di sovvenzione, come pure i termini di pagamento. L’enfasi del sistema di concessione delle sovvenzioni passerà dal rimborso delle dichiarazioni di spesa ai pagamenti in base ai risultati effettivamente raggiunti, attraverso un uso maggiore di importi fissi, tassi forfettari e costi unitari.

Sarà inoltre possibile semplificare ulteriormente la burocrazia e incentivare i finanziamenti connessi al raggiungimento di risultati concreti mediante un uso più diffuso dei premi versati ai vincitori dei concorsi per lo sviluppo di soluzioni a problemi esistenti ("premi di incentivo").

I beneficiari dei fondi europei non saranno più tenuti ad aprire conti bancari fruttiferi separati. Inoltre, anche se verranno maturati interessi, non dovranno essere restituiti al bilancio dell’Unione né saranno conteggiati come entrate del progetto.

Questa novità tiene conto di una delle principali preoccupazioni espresse dai beneficiari di sovvenzioni e da altre parti interessate, in particolare gli organismi di ricerca e le ONG, nel corso della consultazione pubblica condotta nel 2009 prima della proposta della Commissione del 2010.


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