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Come sta Schengen: irregolarità in calo e visti in aumento

Data: 27/11/2012

Pubblicata la seconda relazione della Commissione europea sullo stato di salute dell'area di libera circolazione.


23 Novembre 2012


Per Cecilia Malmström, Commissaria per gli Affari interni, «per rafforzare lo spazio Schengen è necessario migliorare la valutazione e il controllo. Chiedo al Consiglio e al Parlamento europeo di far avanzare i negoziati in corso sulle proposte relative a Schengen».

Lo spazio Schengen di libera circolazione consente a più di 400 milioni di cittadini (di tutti gli Stati membri Ue eccetto Regno Unito, Irlanda, Romania, Bulgaria e Cipro, a cui si aggiungono Islanda, Norvegia, Svizzera e Liechtenstein) di spostarsi senza controlli alle frontiere interne.

La Commissione europea ha adottato la seconda panoramica semestrale sul funzionamento dello spazio Schengen, che copre il periodo che va dal 1° maggio 2012 al 31 ottobre 2012. La prima relazione della Commissione è stata adottata lo scorso maggio e discussa al Consiglio e al Parlamento, rispettivamente il 7 giugno e il 4 luglio 2012.

Situazione alle frontiere
Dall'aprile a giugno 2012 sono stati rilevati circa 23.000 attraversamenti irregolari delle frontiere: si registra quindi una diminuzione del 44% rispetto ai dati rilevati nello stesso periodo del 2011.
Sono però aumentati del 29% i casi di immigrazione irregolare individuati ai confini terrestri tra la Grecia e la Turchia. Il 56% dei casi è stato infatti rilevato in questa sezione di frontiera, che continua a essere il principale punto di immigrazione irregolare nell'Ue.

Nel semestre oggetto della relazione, dal 1° maggio al 31 ottobre 2012, i controlli alle frontiere interne sono stati ripristinati due volte: dalla Spagna, tra il 28 aprile e il 4 maggio 2012, in occasione della riunione della Banca centrale del 2-4 maggio 2012 a Barcellona, e dalla Polonia, dal 4 giugno al 1° luglio, per il campionato europeo di calcio.

Per verificare che le norme siano applicate correttamente sono stati svolti controlli a campione in numerosi Stati dello spazio Schengen, per quanto riguarda le frontiere marittime (Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia e Slovenia), la cooperazione di polizia (Ungheria, Repubblica slovacca, Repubblica ceca e Polonia), le frontiere aeree (Estonia, Lettonia e Lituania), la protezione dei dati (Estonia, Lettonia, Lituania, Malta e Slovenia), il sistema Sis/Sirene (Danimarca, Islanda e Norvegia) e i visti (Lettonia e Lituania).
Dalle valutazioni non sono emerse carenze tali da richiedere un intervento immediato da parte della Commissione.

Rilascio visti
Il 10 maggio è stato varato il sistema d'informazione sui visti (Vis) nella seconda regione (Medio Oriente. Israele, Giordania, Libano e Siria), e il 2 ottobre 2012 ha iniziato a operare in una terza regione, quella del Golfo (Afghanistan, Bahrein, Iran, Iraq, Kuwait, Oman, Qatar, Arabia Saudita, Emirati arabi uniti e Yemen).
Il Vis sta dando buoni risultati e, al 4 novembre 2012, aveva permesso di trattare circa 1.800 000 domande di visto, di rilasciare approssimativamente 1.500.000 visti e respingere circa 220.000 domande.

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,72_ART_2234,00.html


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