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Via libera ai fondi per le popolazioni terremotate italiane

Data: 27/11/2012

Il voto del Parlamento europeo pone la parola fine alla diatriba fra istituzioni europee: i 670 milioni di euro possono arrivare in Emilia, Lombardia e Veneto.


21 Novembre 2012


Via libera definitivo del Parlamento Europeo ai fondi Fse per il supporto alle popolazioni colpite dal terremoto in Emilia, Lombardia e Veneto
Lo stanziamento da 670 milioni di euro, approvato oggi dall'Aula di Strasburgo con 661 voti a favore, 17 contro e 6 astensioni, servirà a portare avanti la fase di ricostruzione e a rimettere in moto l'economia dei territori devastati dal sisma.

I commenti italiani
Mara Bizzotto
in una nota sottolinea come si tratti «della somma più elevata mai mobilitata dal Fondo di Solidarietà europeo per uno Stato membro colpito da catastrofe» e, polemicamente definisce «semplicemente scandaloso che, in sede di Consiglio Svezia, Gran Bretagna e Finlandia abbiano provato fino all'ultimo a speculare su questo dramma, opponendosi in tutti i modi allo stanziamento di questi fondi».

Per Carlo Fidanza «finalmente l'Europa dà il segnale che tutti i cittadini chiedevano. Grazie al grande impegno dei parlamentari e all'azione diplomatica del governo italiano, siamo riusciti a superare le resistenze di quei paesi che in nome del rigore cieco e dell'egoismo nazionale avevano osato mettere in discussione persino uno stanziamento moralmente doveroso, tecnicamente necessario e soprattutto previsto dai regolamenti europei».

Ora tocca agli enti territoriali
Fidanza sottolinea anche come sarà «stipulato un vero e proprio contratto tra la Commissione europea e l'Italia, che ci impegnerà in modo stringente; spetterà ai nostri enti territoriali fare del loro meglio per gestire questi fondi in modo rapido, efficace e trasparente».

Per Francesca Balzani, negoziatrice del Parlamento europeo per il fondo di solidarietà «l'iter adesso è completo e ci auguriamo che al più presto i 670 milioni stanziati per il terremoto arrivino sul territorio, dove potranno essere spesi per azioni come la ristrutturazione delle infrastrutture e delle reti energetiche».

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,72_ART_2230,00.html


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