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Chiesta più democrazia nell'unione economica e monetaria

Data: 27/11/2012

Lo hanno espresso gli eurodeputati con una risoluzione non legislativa. Serviranno modifiche ai trattati e andrà sempre tenuto presente il tema del lavoro.


21 Novembre 2012


Il trasferimento di poteri a livello Ue per rafforzare l'Unione economica e monetaria deve essere bilanciato da un maggior controllo democratico.

Lo hanno affermato gli euro deputati in una risoluzione non legislativa approvata con 482 voti favorevoli, 160 contrari e 35 astensioni.

Il testo votato sottolinea che per avere una Uem completa sono necessarie modifiche ai trattati, pur essendo possibile avanzare in questa direzione già con le procedure in vigore e si suggerisce ai paesi membri dell’Unione monetaria di adottare un patto sociale per andare incontro alle esigenze occupazionali.

La risoluzione di fatto è un contributo alla roadmap sull'Unione economica e monetaria che dovrà essere presentata a dicembre dai presidenti di Parlamento europeo, Consiglio, Commissione europea, Eurogruppo e Banca centrale.

Controllo democratico: come
Il testo evidenzia la necessità di garantire il controllo democratico su una serie di attori, europei e nazionali. In particolare i parlamenti dei paesi membri dovrebbero avere maggiori poteri di controllo.
Le misure per rafforzare il ruolo del Commissario per gli affari economici dovrebbero essere bilanciate, rendendo tale posizione più responsabile nei confronti del Parlamento europeo.
Allo stesso modo, tutti gli attori coinvolti nel coordinamento delle politiche economiche (il semestre europeo) dovrebbero presentare le proprie posizioni in pubblico, anche al Parlamento europeo.

Chi va alla Bce
Sulla supervisione bancaria i deputati sostengono che il Parlamento dovrebbe avere il potere di approvare il futuro presidente dell'organismo di supervisione, che dovrebbe essere obbligato a informare regolarmente il Palamento europeo e a partecipare ad audizioni.
I deputati dovrebbero anche avere il diritto di investigare, con vere e proprie inchieste, possibili errori nel meccanismo di supervisione.

e chi all'Esm
Allo stesso modo, il presidente del Fondo salvastati, (European Stability Mechanism - Esm) dovrebbe essere confermato con un voto del Parlamento e obbligato a informarlo regolarmente.
Le audizioni e gli obblighi d'informazione dovrebbero essere obbligatori anche per i membri della cosiddetta troika (Commissione, Fmi e Bce).

Dibattito glocal
I parlamenti nazionali dovrebbero essere coinvolti maggiormente, cosi da portare la dimensione europea nel dibattito politico nazionale quotidiano.
Nella risoluzione si chiede, infatti, ai parlamenti nazionali di giocare un ruolo maggiore nella preparazione dei piani di riforma che i loro governi presentano all'Ue.

Mano ai trattati
Nella risoluzione si accetta l'idea che per ottenere un'Uem davvero completa bisognerà modificare i trattati Ue e il documento propone una "Europa veramente federale". Tuttavia, si sottolinea anche che è già possibile fare molto per affrontare la crisi con le regole attuali.
Si chiede alla Commissione europeaa di presentare proposte legislative in linea con i trattati attuali e di elencare le proposte già in corso che non devono essere ritardate dalle discussioni sui cambiamenti istituzionali di lungo termine.

Patto sociale per il lavoro
Nuove proposte legislative, che sarebbero adottabili secondo le regole attuali, includono un maggior coordinamento fiscale attraverso il meccanismo della cooperazione rafforzata, un patto sociale per integrare meglio politiche per l'occupazione e problematiche sociali, nuove regole per migliorare il funzionamento del semestre europeo e un sistema per dare all'Ue un bilancio esclusivamente basato su risorse proprie. Infine, i deputati chiedono che il Fondo salvastati e il Fiscal Compact siano integrati nei trattati Ue appena possibile, sottraendoli cosi al gioco intergovernativo.

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,72_ART_2231,00.html


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