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Perché Sabir

Data: 21/06/2005

Anche alla luce dell’importanza prioritaria che la Commissione Europea attribuisce al dialogo politico e culturale con i nostri vicini del Mediterraneo si spiega l’interesse della Rappresentanza in Italia della CE per questa iniziativa che ha contribuito ad organizzare e finanziarie.

Come il “Sabir” era la lingua franca del Mediterraneo, che consentiva scambi non solo commerciarli nella comprensione tra uomini, così anche l’Europa è alla ricerca di una lingua franca con cui dialogare, senza pregiudizi o lezioni da impartire, con i propri amici e vicini. L’Europa, la sua stabilità e pace, la sua stessa prosperità e sicurezza, sono intimamente legati ai rapporti e alla capacità di capirsi e collaborare che dimostrerà con i propri vicini. Solo riconoscendo e valorizzando questa interdipendenza e arrivando ad un’area di 700/800 milioni di persone che condividano prosperità economica – attraverso mercati, regole e standard comuni -, stabilità politica, sicurezza e dialogo culturale, potremo affrontare insieme le sfide crescenti della globalità.

La realizzazione di questo obiettivo passa anche dalla costruzione di un partenariato fondato sul rispetto reciproco di tradizioni, di culture e di civiltà diverse su entrambe le sponde del Mediterraneo e sulla valorizzazione delle radici comuni. Comunicare, parlarsi, capirsi, fermarsi ad ascoltare è diventato una delle chiavi strategiche per costruire il nostro futuro. E mi auguro davvero che scrittori, poeti, intellettuali, uomini della comunicazione sappiano portare quel valore aggiunto tanto urgente sulla via della pace, dei diritti, delle libertà, della sicurezza e prosperità per noi e i nostri amici vicini.

Eventi particolarmente significativi per rilanciare questo dialogo saranno le due Tavole rotonde, la prima con invitata d’onore Aisha Gheddafi sull’importanza del ruolo della donna nei media e nella comunicazione (Ragusa 24 Giugno), la seconda su contributo degli intellettuali e i media alla politica di vicinato e al dialogo politico e culturale tra UE e i suoi vicini del mediterraneo (Modica, 25 Giugno).

La Sicilia è stata scelta come luogo naturale dove geografia, storia, e cultura ci parlano da millenni e, ancora adesso, d’incontro e integrazione che hanno quasi sempre arricchito e saputo rielaborare i contributi più diversi. Metafora attuale e vivente di quel laboratorio fantastico di civiltà e commercio che è sempre stato fin dai tempi più antici il mare nostrum.

Per ulteriori informazioni: http://sabirfestival.com


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