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De Castro: politica agricola, politica globale. Con la Cina

Data: 04/12/2012

All'Euro-China Forum di Bologna il Presidente della Commissione Agri invoca una vista corale. Il land grabbing è alle porte.


28 Novembre 2012


Secondo Paolo De Castro «il tema dell’agricoltura, e più in generale del cibo, sta aumentando la sua centralità e la sua strategicità nello scenario internazionale».

Il Presidente della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo lo ha sottolineato al decimo Euro-China Forum di Bologna: «la conseguenza di un rapido processo di convergenza internazionale che vede le aree emergenti del pianeta crescere, anche in questa fase di recessione economica è diventato uno dei temi più importanti dell’agenda globale».

De Castro ha evidenziato come la crescita dei consumi alimentari, accompagnata da una variabilità climatica fuori dall’ordinario, non solo sta trainando una crescita strutturale dei prezzi, ma sta anche generando fenomeni tipici delle cosiddette situazioni di scarsità: «la volatilità dei prezzi, la competizione nell’uso dei suoli, da cui la recente ribalta del cosiddetto land grabbing, gli allarmi sulle speculazioni finanziarie, la rivisitazione dei comportamenti commerciali di grandi player mondiali, sono tutti fenomeni che interessano da vicino il comparto agroalimentare italiano, primo settore produttivo del nostro Paese e traino fondamentale dell’intero sistema economico europeo».

Perciò per De Castro le politiche per questo settore, così come le scelte imprenditoriali non possono più essere confinate entro il recinto europeo: «Europa e Cina, due mondi prima molto distanti tra loro, oggi si avvicinano, con grandi complementarietà, opportunità, ma anche responsabilità. Da qui l’auspicio che due tra i principali attori internazionali stimolino una nuova visione globale delle politiche agricole e alimentari e si dotino, in tempi brevi, di strumenti di governance funzionali a mitigare gli effetti delle inevitabili turbolenze connesse all’era d’instabilità in cui siamo entrati».

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,74_ART_2239,00.html


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