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Quanto è più trasparente l'Europa

Data: 04/12/2012

Prima relazione annuale sul registro comune per la trasparenza dei gruppi di interesse: buon inizio e obiettivi ambiziosi per il 2013.


27 Novembre 2012


La prima relazione annuale sul registro unico per la trasparenza dei gruppi d'interesse e dei loro esponenti è giunta alla conclusione che la piattaforma funziona e che tutti gli obiettivi previsti per il primo anno di attività sono stati raggiunti.

Parlamento europeo e Commissione europea, che hanno voluto la piattaforma comune, sono determinate a consolidare il risultato e ad ampliarlo nel 2013, in occasione del riesame della piattaforma unificata.

Il vicepresidente della Commissione Maroš Šefcovic, il registro per la trasparenza «è uno dei rari sistemi al mondo di questo tipo, senz'altro il più esteso. Ora bisognerà utilizzarlo in modo ambizioso». Per il vicepresidente del Parlamento europeo, Rainer Wieland, «l'iniziativa accrescerà la fiducia nei processi politici e diventerà sempre più efficiente man mano che aumenterà il numero degli utenti».

Secondo la relazione nei primi 12 mesi di attività il passaggio dai due precedenti registri è avvenuto senza disagi e senza diminuzione del numero di registrazioni, è stato attivato il modulo online per chiedere l'accreditamento presso il Parlamento europeo, sono state emanate tre serie di orientamenti, il Consiglio ha designato gli osservatori presso il segretariato congiunto del registro per la trasparenza ed è stata introdotta una metodologia per i controlli di qualità.

È stata organizzata una consultazione pubblica online per ottenere un feedback più approfondito dagli utenti: quasi 4 utenti intervistati su 5 si sono dichiarati soddisfatti della piattaforma.

Il sito web del registro per la trasparenza ha ricevuto una media di 7.000 visitatori unici al mese e l'help-desk ha risposto a una media di 30 telefonate e 100 messaggi di posta elettronica a settimana.

Da marzo il segretariato ha svolto oltre 400 controlli di qualità, una media di 15 a settimana. Ha trattato cinque reclami, a seguito di uno dei quali un'organizzazione è stata stralciata dal registro.

Alla data del 22 ottobre 2012 il registro per la trasparenza contava 5.431 soggetti registrati, di cui la metà (48%) nella categoria II (lobbisti interni e associazioni di categoria o professionali) e il 28% circa nella categoria III (Ong).

Per il futuro la relazione invita a migliorare la qualità del contenuto del registro, ad attuare le norme in modo rigoroso, ad aumentare il numero di registrazioni attraverso sforzi di informazione e comunicazione verso l'esterno, a promuovere un uso attivo del registro da parte dei funzionari e dei membri di entrambe le istituzioni fornendo loro orientamenti in merito, a incoraggiare altri organismi e agenzie dell'Ue a utilizzarlo e a diffondere ulteriori chiarimenti e orientamenti per le organizzazioni registrate su come fornire le informazioni necessarie.

La relazione propone che in occasione del riesame del prossimo anno siano esaminate diverse questioni di natura politica, tra cui l'obbligatorietà o meno della registrazione, la possibilità di una deroga specifica per le società di consulenza e gli studi legali che temono per la privacy dei loro clienti, la differenza tra segnalazioni e reclami, chiarimenti sulla categoria in cui far rientrare le organizzazioni rappresentative delle amministrazioni locali, regionali e comunali.

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,72_ART_2237,00.html


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