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Lingue straniere: Il profilo professionale ideale del mediatore linguistico

Data: 07/12/2012

Lingue straniere: profilo professionale
di Loredana Bettonte - Direttore di I.S.I.T. Istituto Universitario per interpreti e traduttori di Trento (www.isit.tn.it - [email protected])


Il profilo professionale ideale del mediatore linguistico

“Se l’Europa non può essere competitiva sul piano della mano d’opera a basso costo, lo è invece nel settore della conoscenza”, disse il Commissario Europeo dell’Educazione ed oggi più che mai il multilinguismo diviene essenziale per stimolare la conoscenza, l’innovazione e la creatività. Rilevanti sono i vantaggi, anche economici, dall’apprendimento strumentale delle lingue; consentono una maggiore mobilità e garantiscono ottime prospettive occupazionali.
I mutamenti sociali, nazionali ed internazionali, devono essere considerati nei piani degli studi dei corsi di laurea per una formazione eccellente.

Alla luce di questo, il Corso di Laurea in Scienza della Mediazione Linguistica per Interpreti o Traduttori, attivato dal 1989 da I.S.I.T. di Trento, mira alla realizzazione di un alto obiettivo professionale, per giungere a conoscenze e competenze, adeguate a delineare il profilo ideale:

• perfetta conoscenza della lingua materna, con capacità intellettuali ed un buon livello culturale (lingua italiana moderna e professionale);
• approfondita conoscenza di due lingue ufficiali (scegliendo fra inglese, tedesco, francese o spagnolo) più l’alfabetizzazione in almeno una cultura e lingua “rara” (cinese, giapponese o arabo) o “minore” (romeno, svedese o norvegese);
• grande abilità nell’appropriarsi delle lingue ad uso professionale per chi mira ad intraprendere la carriera di interprete o traduttore;
• adeguata conoscenza tematica ed arricchimento del curricolo linguistico con competenze professionali nell’area turistica (turismatica, marketing, web content management), giuridica (giurista linguista) e dei nuovi modelli di linguaggio (linguaggi settoriali: giornalistico, medico, business, linguaggio delle istituzioni comunitarie);
• capacità di comprensione, ricerca ed utilizzo degli strumenti informatici nel settore dell’automazione, con competenze professionali nel T.A.L. trattamento automatico del linguaggio per la resocontazione assembleare e congressuale, nella Sottotitolazione e nel Linguaggio dei segni, nonché nella traduzione assistita;
• capacità di arricchimento personale trasversale (Dizione, Scrittura creativa) per facilitare l’accesso a 360° nel mondo del lavoro
capacità di comunicazione (comunicazione interpersonale e d’impresa, sociologia della comunicazione, P. R.) e di gestione dei problemi con consapevolezza di sé (neurolinguistica).

Si rende, quindi, necessaria la preparazione di professionisti polivalenti, tecnologicamente evoluti, allenati all’alternanza del lavoro d’aula a quello nei laboratori, per la riproduzione costante di “full immersion”.

L’attivazione di discipline nuove, come la neurolinguistica migliorano la conoscenza delle dinamiche dell’apprendimento, unite alla consapevolezza dei propri punti di forza e di fragilità. Nello studente si viene a consolidare l’intelligenza delle cose, quindi la memoria ed in terzo luogo la lingua e la scrittura. Pertanto, nel corso del triennio vi è una graduale acquisizione delle abilità che vedono il docente a fianco del discente per facilitarlo a liberarsi della struttura superficiale della lingua per “scendere” nel senso, nel significato, nel profondo. La passione per una lingua, l’entusiasmo per conoscerne cultura e civiltà favoriscono l’apprendimento spontaneo. I momenti di contatto con il mondo del lavoro, facilitano la comprensione di quali siano i settori “preferiti” oppure di quelli in cui si ottengono le migliori performance. Seminari con professionisti o rappresentanti di categoria portano a discutere di tematiche professionali, fiscali o contrattuali, che i giovani dovranno affrontare dopo gli studi.
L’università, quindi, come “palestra”, con un percorso di studi che prevede acquisizioni plurilinguistiche e multiculturali e la formazione di professionalità pronte a soddisfare fabbisogni non solo nazionali.
La soddisfazione dei ragazzi ad accedere con successo nel mondo del lavoro ha dato all’Istituto la conferma che la via intrapresa di scommettere sull’intelligenza e sull’acquisizione di elevate competenze è quella giusta e tutto lo staff collabora alla formazione degli studenti per diventare dei professionisti della comunicazione.


Fonte: www.europavicina.it


Per ulteriori informazioni potete consultare il seguente link.


Fonte:Eurocultura.


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