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Studio sull'impatto dei partenariati tra scuole nell’UE

Data: 12/12/2012

Un nuovo studio sull'impatto dei partenariati tra scuole in diversi paesi ha riscontrato che gli studenti – in particolare a livello secondario – migliorano notevolmente le loro abilità, comprese le loro abilità culturali e sociali, informatiche e in lingue straniere. L'impatto dei partenariati è risultato maggiore tra gli studenti che hanno visitato le scuole partner. Sette scuole su dieci dichiarano che i partenariati hanno avuto un impatto da forte a molto forte sulla sensibilità ed espressione culturale degli studenti nonché sulle loro competenze sociali e civiche. In secondo piano si è riscontrato anche un impatto sulle abilità informatiche (54%) e sulla capacità di comunicare in lingue straniere (52%). I partenariati sono stati finanziati dal programma di scambio Comenius, l'equivalente di Erasmus a livello delle scuole.

Lo studio ha riscontrato inoltre che il sistema va a vantaggio degli insegnanti e delle scuole all'interno della loro collettività locale. Gli insegnanti hanno affermato che partecipare a partenariati con una scuola straniera ha accresciuto la loro conoscenza degli altri sistemi educativi e ha rafforzato le loro abilità sociali, oltre a migliorare le loro competenze linguistiche.

Due scuole su tre hanno affermato che i partenariati hanno migliorato la loro immagine e l'80% ritiene che essi abbiano rafforzato la loro dimensione europea. L'associarsi con scuole all'estero ha comportato anche lo sviluppo di legami più stretti sia con le scuole che con le autorità locali.

I partenariati Comenius hanno un impatto comparativamente maggiore sugli insegnanti e sulle scuole sul loro contesto per quanto concerne le scuole pre-primarie e primarie poiché è più facile mobilitare e coinvolgere una scuola intera e integrare nuove idee e attività nei curricula a questo livello. Di converso, l'impatto sulle abilità degli studenti è più forte a livello secondario.

Per molte scuole in parti remote dell'Unione europea i partenariati finanziati con fondi dell'UE sono l'unica opportunità per i discenti e i docenti di partecipare a un progetto all'estero. L'85% delle scuole esaminate nello studio ha affermato che intendeva chiedere un finanziamento per partenariati futuri.

Lo studio ha passato in rassegna 50 scuole in 15 paesi europei (Belgio, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Romania, Slovacchia, Spagna, Turchia e Regno Unito) che hanno ricevuto tra l'autunno 2009 e il 2011 sovvenzioni dal programma Comenius per costituire partenariati. Monitorando le scuole nel biennio e anche al di là di esso, lo studio ha esaminato a fondo gli effetti che i partenariati hanno per gli studenti, gli insegnanti e la scuola.


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