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Tutto il cinema europeo è da digitalizzare

Data: 08/01/2013

Secondo una relazione della Commissione europea un milione di ore di film europei sono inerti. Portandoli in digitale verrebbero messi a disposizione con facilità. Ostacoli: scarsi finanziamenti e gestione dei diritti.


20 Dicembre 2012


Secondo una nuova relazione della Commissione europea gran parte degli istituti europei per la conservazione del patrimonio cinematografico non si sono ancora adeguati alla rivoluzione digitale e non sono in grado di conservare i film in formato digitale. Significa che una parte dei film rischia di andare persa.

Un milione di ore di film, chiusi in scatole d’archivio, aspetta di essere digitalizzata.
Letto il dato in altro modo, solamente il 1,5% del patrimonio cinematografico europeo è attualmente accessibile al pubblico, a pagamento o gratuitamente.

Le cause sono la scarsità di finanziamenti pubblici e privati e la complessità delle procedure di gestione dei diritti, in termini di tempo e denaro ostacolano attualmente la digitalizzazione.

Servirebbe, dunque, mettere a punto forme di finanziamento e tecniche di gestione collettiva innovative, ad esempio potenziando la ricerca nelle tecnologie di scansione delle pellicole di archivio, che consentirebbe di ridurre i costi di digitalizzazione.

Occorre anche aumentare le risorse e migliorare le strutture e le competenze in materia di conservazione delle pellicole sia analogiche che digitali.

Nel 2013 la Commissione avvierà un dialogo con i settori interessati su alcuni problemi urgenti legati ai diritti d’autore, tra cui i problemi relativi alla conservazione e all’accessibilità online di opere del patrimonio cinematografico, e valuterà se proporre nel 2014 misure legislative per modernizzare la direttiva 2001/29/Ce sul diritto d’autore nella società dell’informazione, in particolare in materia di eccezioni e limitazioni.

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,76_ART_2275,00.html


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