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Eurochambres: prima di tutto vanno fatti gli imprenditori

Data: 22/01/2013

Il piano Tajani incassa il sostegno della rete europea delle camere di commercio al punto in cui spinge a formare creatori di impresa. Per gli altri obiettivi possono bastare le misure esistenti: Small business Act e Single Market Act.

Dario Colombo


09 Gennaio 2013


Da parte di Eurochambres l'endorsement alle finalità del piano Tajani per la rivitalizzazione del fare impresa in Europa c'è, ma non è acritico.

La rete europea delle camere di commercio e industria, infatti, tiene a sottolineare, in una nota, che va fatta una separazione di obiettivi.

In primo piano va messo quello di motivare e sostenere il maggior numero di persone a diventare imprenditore.
Poi vengono tutti gli altri, che insieme costituiscono una sorta di secondo Small Business Act e che non possono, si sottolinea, andare a detrimento del primo, davvero prioritario.

L'elemento cardine, per Eurochambres, è la formazione imprenditoriale, una cultura che va infusa dal basso e il prima possibile nel percorso educativo, e che è fondamentale per stimolare creatività, iniziativa e attitudine all'autoimpiego.

Perciò la rete appoggerà tutte le iniziative che coltiveranno questi fattori sin dalle scuole primarie, oltre che secondarie e di terzo livello.

Per il segretario generale di Eurochambres, Arnaldo Abruzzini, «troppi europei sono renitenti di fronte al concetto di fare impresa. E non si tratta di una condizione genetica, ma figlia dell'abitudine ad aspirare al posto sicuro. Perciò la Commissione europea fa bene a sottolineare che spetta ai sistemi educativi nazionali coltivare quanto prima possibile il senso dell'imprenditorialità, che è l'anticamera dell'autodeterminazione della propria carriera lavorativa».

Eurochambres si rammarica quindi del fatto che il piano d'azione proposto da Tajani non si soffermi con più vigore, o addirittura si fermi a questo obiettivo e che ne ricomprenda altri, quasi a varare uno Small Business Act seconda edizione, il che non servirebbe.

Secondo Abruzzini gli obiettivi segnalati, come quelli per il miglioramento delle condizioni di business da ottenersi agevolando i trasferimenti o riducendo la burocrazia, sono importanti, ma possono essere ottenuti con le procedure già stabilite nello Small Business Act e nel Single Market Act.

Letteralmente, secondo Eurochambres, “azzannando più di quel che può masticare” la Commissione rischia di compromettere la creazione di quelle misure necessarie per stimolare l'imprenditorialità e di stemperarne l'impatto sul sistema economico europeo.

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,72_ART_2286,00.html


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