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Approvata la relazione sul rispetto dei diritti fondamentali

Data: 19/12/2012

Per il Parlamento europeo paesi Ue devono fare di più per garantire il pieno rispetto dei diritti fondamental delle persone e delle libertà civili.


13 Dicembre 2012


L'Aula di Strasburgo ha approvato la risoluzione sui diritti fondamentali nell'Ue per il 2010 e 2011 con 308 a favore, 229 contrari e 48 astenuti.
Secondo la relatrice Monika Flašíková Benová «l'implementazione di valori quali la pluralità, l'uguaglianza di genere e lo stato di diritto si pone al centro dell'Ue. È nostro dovere tutelare i diritti fondamentali e i valori per costruire una cultura dei diritti tra i paesi dell'Unione europea e le sue istituzioni».

Ecco allora che per preservare la credibilità delle condizioni di adesione all'Ue, gli Stati membri dovrebbero essere valutati periodicamente per verificarne il rispetto dei valori fondamentali comunitari.

Il Parlamento ha espresso "preoccupazione per le recenti restrizioni all'accesso ai servizi di salute sessuale e riproduttiva in alcuni Stati membri, con particolare riferimento all'aborto sicuro e legale e all'educazione sessuale, e per i tagli ai finanziamenti per la pianificazione familiare". Il punto è stato approvato con 415 voti a favore, 169 contrari e 38 astensioni.

La maggioranza dei deputati ritiene che "i diritti fondamentali delle persone Lgbt, cioè lesbiche, gay, bisessuali e transgender, sarebbero maggiormente tutelati se tali persone e avessero accesso a istituti giuridici quali coabitazione, unione registrata o matrimonio", e invita i paesi che non hanno tali istituti (11 paesi, fra i 27), a prenderne in considerazione l'introduzione.

I deputati chiedono ai paesi Ue di difendere i diritti delle persone che fanno parte delle minoranze nazionali, incluso il diritto delle minoranze linguistiche a utilizzare la propria lingua.
Anche le espulsioni collettive di Rom sono fortemente criticate, cosi come la debole reazione da parte della Commissione europea in certi casi.
Gli Stati membri dovrebbero introdurre misure alternative alla detenzione degli immigrati e migliorare le infrastrutture per i richiedenti asilo.

Libertà di espressione e di indagine
I deputati sono anche preoccupati "per il deteriorarsi, nell'Unione, della situazione in materia di libertà e pluralismo dei media, in particolare della stampa", e condannano "le condizioni in cui lavorano alcuni giornalisti e gli ostacoli che affrontano, in modo particolare quando seguono le manifestazioni". Si sottolinea anche "la tentazione di alcuni Stati membri di mettere in discussione la tutela delle fonti giornalistiche e la capacità dei giornalisti d'inchiesta di indagare negli ambienti vicini al potere" e critica la Commissione per il costante rifiuto di presentare proposte legislative su questo tema.

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,72_ART_2263,00.html


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