English version

Indagine Eurobarometro sulla cittadinanza europea

Data: 20/02/2013

Una nuova indagine Eurobarometro, pubblicata ieri dalla Commissione europea, rivela che, a vent'anni dall'introduzione della cittadinanza dell'UE, gli europei hanno ampia cognizione dell'esistenza dei diritti ad essa legati, ma non sempre sanno cosa implicano.

L'indagine è pubblicata in concomitanza con l'udienza che Parlamento europeo e Commissione hanno tenuto ieri congiuntamente per discutere i diritti europei. La discussione ha fornito materia per la prossima relazione della Commissione sulla cittadinanza dell'UE, che intende affrontare gli ostacoli incontrati dai cittadini nell'esercizio dei loro diritti.

La relazione, prevista per l'8 maggio, oltre a delineare una serie di iniziative tese a concretizzare questi diritti, nell’ambito dell’Anno europeo dei cittadini 2013, traccerà il bilancio delle 25 azioni annunciate nella prima relazione sulla cittadinanza dell'UE del 2010 e riferirà in merito agli ostacoli sormontati negli ultimi tre anni.

Nell'indagine Eurobarometro sulla cittadinanza dell'Unione europea veniva chiesto agli europei di esprimersi sulla loro condizione di cittadini dell'UE e sui diritti ad essa associati.

Nel complesso, gli intervistati sanno di poter godere della maggior parte di questi diritti, compreso il diritto di petizione presso le istituzioni UE (89%), libera circolazione (88%), non-discriminazione fondata sulla nazionalità (82%), protezione consolare (79%) e partecipazione a un'iniziativa dei cittadini (73%). Se più di un terzo degli intervistati (36%) si reputa ben informato su questi diritti, solo il 24% ritiene di sapere come procedere nel caso i suoi diritti UE non siano rispettati.

Per quanto riguarda il diritto di libera circolazione, l'idea che apporti vantaggi economici per il proprio paese è condivisa dalla netta maggioranza degli intervistati in tutti i 27 Stati membri.


Per ulteriori informazioni è possibile consultare il seguente link.


Pagina precedente