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Recepimenti: l'Italia fa progressi

Data: 05/03/2013

Il deficit di recepimento nazionale si è notevolmente ridotto negli ultimi sei mesi. Calano a livello comunitario anche il deficit di conformità e il tasso di infrazione. Aumenta però il numero di direttive con maxi ritardi.


20 Febbraio 2013


In media gli Stati membri adottano una normativa nove mesi e mezzo dopo che è scaduto il termine di recepimento fissato.
Da qui nasce il concetto di deficit di recepimento, che la Commissione europea monitora redigendo un quadro di valutazione periodico.
E quello nuovo dice che gli Stati membri negli ultimi sei mesi si sono impegnati nel recepire le norme Ue nel diritto interno.

Il deficit medio di recepimento, cioè la percentuale delle direttive in materia di mercato interno non recepite in tempo negli ordinamenti nazionali, è diminuito dal 6,3% nel 1997 allo 0,6%, al di sotto dell'obiettivo dell'1% convenuto dai capi di Stato o di governo europei nel 2007 e molto vicino allo 0,5% proposto nell'Atto per il mercato unico di due anni fa.
I migliori risultati li hanno ottenuti Irlanda, Malta, Estonia e Svezia, che sono riuscite a recepire il più alto numero di direttive.

Gli Stati membri sono riusciti a ridurre anche il numero complessivo delle direttive recepite in modo non corretto: il deficit di conformità si è ulteriormente ridotto dallo 0,7% allo 0,6%.
Aumenta invece il numero di direttive per cui il ritardo di recepimento è superiore ai 2 anni.

Per quanto riguarda l'applicazione del diritto Ue il numero di infrazioni continua a diminuire, molto probabilmente grazie all'introduzione di dispositivi di soluzione dei problemi di mancata conformità al diritto Ue in una fase precedente della procedura.
Rispetto al novembre 2007 il numero dei procedimenti di infrazione avviati dalla Commissione europea è diminuito del 38%.

Il numero più elevato di procedimenti riguarda Italia, Spagna e Grecia.
Per la maggior parte si tratta di temi riguardanti la fiscalità e l'ambiente.

In totale dodici Stati membri hanno raggiunto o eguagliato il loro miglior risultato nel deficit di recepimento dal 1997: Repubblica ceca, Estonia, Irlanda, Grecia, Francia, Italia, Cipro, Lussemburgo, Malta, Paesi bassi, Slovacchia e Svezia; Italia e Lussemburgo si trovano per la prima volta sotto la soglia dell'1%.

L'Irlanda è stata la migliore: ha recepito tutte le direttive in tempo azzerando il deficit.

Degna di nota, per la Commissione europea, è la prestazione dell'Italia, con un deficit di recepimento diminuito dal 2,4% di sei mesi fa allo 0,8% di oggi.

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,72_ART_2336,00.html


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