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Interferenti endocrini pari alle sostanze pericolose

Data: 19/03/2013

Strasburgo chiede alla Commissione europea un giro di vite per le sostanze chimiche che colpiscono gli ormoni.


15 Marzo 2013


Con una risoluzione approvata con 489 voti favorevoli, 102 contrari e 19 astensioni, il Parlamento europeo chiede che le normative attuali relativamente agli interferenti endocrini siano esaminate, per aggiornarle o proporre una nuova legislazione entro giugno 2015.

Dato l'incremento dei disturbi ormonali negli ultimi vent'anni, si chiede di incrementare gli investimenti nella ricerca e si invita la Commissione europea a proporre criteri standard per definire e valutare gli interferenti endocrini.

Quelli potenziali includono sostanze come gli ormoni steroidei, alcuni pesticidi, diossine, e additivi plastici.
Mentre permangono interrogativi, i deputati chiedono che siano intraprese azioni per tutelare la salute umana.

Per l’Aula gli interferenti endocrini dovrebbero essere trattati come sostanze particolarmente pericolose ai sensi del regolamento Reach, che disciplina le sostanze chimiche.

Ha infatti commentato Andrea Zanoni che «abbiamo giustamente già fatto con il bisfenolo A, ormai vietato nella fabbricazione dei biberon, dobbiamo prevedere restrizioni più severe dell'utilizzo di queste sostanze e adeguare conseguentemente tutta la legislazione europea pertinente, il regolamento Reach, la direttiva relativa all'etichettatura e imballaggio, sull'immissione sul mercato dei biocidi e sui cosmetici».

I deputati sottolineano come non esistano basi scientifiche sufficienti per fissare un valore limite sotto il quale non si manifestano effetti avversi per cui gli interferenti endocrini dovrebbero essere considerati sostanze senza soglia, e qualsiasi esposizione a tali sostanze può comportare un rischio, a meno che il produttore non possa dimostrare scientificamente l'esistenza di una soglia.

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,72_ART_2373,00.html


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