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I ritardi di pagamento assillano anche l'Ue

Data: 19/03/2013

Troppe le fatture non pagate. Vanno onorate per evitare un deficit all’inizio del prossimo quadro finanziario pluriennale: il diritto europeo non lo consente.


14 Marzo 2013


I pagamenti non effettuati dall'Ue si sono accumulati nel corso degli ultimi anni, a causa del rifiuto degli Stati membri di fornire risorse sufficienti.
Si è creato un circolo vizioso in cui le fatture non pagate sono state spostate nel bilancio dell'anno successivo.
E dato che i bilanci annuali non hanno previsto le risorse per pagare gli arretrati il debito è cresciuto ogni anno.

Nel 2012 l'Ue non ha pagato fatture per 16.2 miliardi di euro, su un totale di richieste per i fondi di coesione presentate dagli Stati membri di 50.6 miliardi.
Una volta che queste vecchie fatture saranno regolate, ci saranno ancora 28.9 miliardi di euro da saldare per il 2013. Questo porterà a un altro deficit di pagamenti che, senza una soluzione, potrebbe compromettere il funzionamento dei programmi Ue del 2014.

Il problema: i tagli orizzontali
I deputati criticano l'abitudine del Consiglio di effettuare tagli orizzontali dei fondi destinati ai pagamenti nel bilancio annuale e la ritengono la causa fattuale del deficit di bilancio. Strasburgo, pertanto, invita la Commissione europea a presentare un progetto di bilancio rettificativo per le fatture dello scorso anno, al più tardi entro la fine di marzo, per garantire che i negoziati sul bilancio per il prossimo anno non siano compromessi.
Questo punto è stato in realtà già concordato nel corso dei negoziati sul bilancio 2013.

E per evitare problemi alla fine dell'anno i deputati suggeriscono che la Commissione europea riferisca mensilmente al Parlamento europeo e al Consiglio sui progressi sui corrisposti a ciascun paese dai fondi Ue principali.

Il testo adottato dalla Plenaria con 532 voti a 86, e 67 astensioni, è il primo passo della procedura di bilancio 2014.
Quello successivo sarà una proposta formale della Commissione europea.

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,72_ART_2370,00.html


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